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PITTORI: Lorenzo di Pietro

San Gregorio Magno e sant'Agostino

San Gregorio Magno e sant'Agostino

 

 

LORENZO DI PIETRO detto il VECCHIETTA

1446-1449

Siena, Ospedale di Santa Maria della Scala, sacrestia vecchia

 

San Gregorio Magno e sant'Agostino

 

 

 

La Sagrestia Vecchia, nota anche come Cappella del Sacro Chiodo, si apre sul fianco destro della chiesa della Santissima Annunziata. Attorno al 1440 questo ambiente fu ristrutturato per ospitare le preziose reliquie acquistate dall'ospedale nel 1359 e fino ad allora conservate nella Cappella del Manto. La decorazione pittorica della Cappella e quella dell'Arliquiera, l'armadio destinato a contenere le reliquie, furono realizzate da Lorenzo di Pietro detto il Vecchietta tra 1445 e 1449 all'epoca della reggenza del rettore Urbano di Pietro del Bello. Sotto il baldacchino marmoreo tardo quattrocentesco nel 1610 fu trasferito l'affresco della Madonna del Manto, opera di Domenico di Bartolo, realizzato nel 1444 per la Cappella del Manto e rimosso in occasione della realizzazione del portale.

Il programma iconografico presenta una grande complessità e suggestione ed è organizzato attorno al ciclo cristologico illustrando gli Articoli del Credo e riferimenti a Nuovo e Antico Testamento. Nel riquadro del registro mediano sono raffigurati episodi dell'Antico e Nuovo Testamento: nella volta sono rappresentati il Redentore, gli Evangelisti, i Profeti e i Dottori della Chiesa in coppia.

Agostino è in compagnia di san Gregorio e il loro affresco si trova nella partizione della volta compresa fra le immagini degli evangelisti Giovanni e Matteo. Gregorio è raffigurato di fronte e regge con le mani un libro aperto, che tiene sulle ginocchia. Vi si legge un passo tratto dalle Homiliarum in Evangelia: SI CONSIDEREMUS FRATRES KARISSIMI QUE ET QUANTA SUNT QUE NOBIS PROMICTUNTUR IN CELIS VILESCUNT ANIMO OMNIA QUE HABENTUR IN TERRIS. Agostino è seduto su una panca di nuvole e pare rivolgere la sua attenzione al libro che tiene con la mano sinistra aperto sulle ginocchia. Agostino ha sollevato il braccio destro e osserva lo stilo che tiene fra le dita, probabilmente per verificare se la sua punta sia affilata per poter scrivere adeguatamente. Il santo indossa i paramenti episcopali con la mitra in testa avvolta dal nimbo dei santi.

Il suo volto ha un aspetto di persona matura, quasi anziana, con una abbondante barba che gli copre il mento.

 

 

 

Lorenzo di Pietro

Lorenzo di Pietro, soprannominato "Il Vecchietta" nacque a Siena nel 1410. Nella seconda metà del Quattrocento la sua arte ne fece un pittore e scultore molto famoso nei territori senesi e toscani. La sua produzione pittorica fu realizzata per la maggior parte a Siena e in particolare per l'ospedale di Santa Maria della Scala, dove affrescò la Cappella del Sacro Chiodo con la raffigurazione degli Articoli del Credo (1446-1449). Suo è anche un grande ciclo pittorico nel Battistero del Duomo eseguito nel 1450. La sua celebrità è dovuta principalmente alla sua attività di scultore in bronzo. Le sue realizzazioni furono esaltate da Vasari. Nel 1476 fuse una scultura bronzea raffigurante il Cristo risorto per la chiesa della Santissima Annunziata. L'opera risente fortemente l'influenza dei modelli donatelleschi. Per l'Ospedale di Santa Maria della Scala realizzò il grande ciborio in bronzo (1467-1472), spostato successivamente sull'altare maggiore del Duomo nel 1506. Il più importante dipinto di Vecchietta eseguito per una commissione non senese è una tavola raffigurante l'Assunzione che si conserva presso il Duomo di Pienza che il pittore portò a termine nel 1462. Vecchietta morì a Siena nel 1480.