JACOPO VINCIOLI

1470-1480

Montefalco, chiesa di sant'Agostino, cappella dei Santi Pietro e Paolo

 

Sant'Agostino con san Nicola da Tolentino

 

 

 

Agostino è raffigurato assieme a san Nicola da Tolentino in questo affresco che proviene dalla chiesa di sant'Agostino a Montefalco. Entrambi i santi sono raffigurati a mezzo busto. Entrambi indossano la tunica nera dei monaci agostiniano quantunque Agostino vesta il piviale con gli attributi della sua dignità episcopale. Nella mano sinistra regge un libro, con la mano destra impugna un bastone, in testa indossa la mitra, che è avvolta dal nimbo dei santi, così come san Nicola.

Il volto del santo è abbozzato in modo ingenuo con l'esaltazione dei lineamenti e della gran barba che gli scende dal mento.

L'attribuzione dell'affresco a Jacopo Vincioli è stata messa in dubbio da diversi storici dell'arte. L'opera costituisce uno scomparto della predella del polittico gotico che abbellisce la quinta cappella che si trova nella navata destra.

Gli affreschi si possono collocare nel momento migliore per l'artista, quando si sta esprimendo nella sua massima maturità artistica.

Il Vincioli, abbandonando il plasticismo dello stile gozzoliano, preferirà il rigore analitico  e il gusto decorativo proprio di Lippi che in quegli anni stava lavorando con la bottega a Spoleto.

Il suo stile, rigoroso e finemente decorativo, lo avvicina più a un pittore fiammingo che alla cultura del tardo gotico.

 

 

 

Jacopo Vincioli

Jacopo di Vinciolo è conosciuto come cittadino attivo di Spoleto con forti legami con il convento francescano dei SS Simone e Giuda. Fu una prima volta nel Spoleto nel 1444 e scompare dai documenti dopo il 1495.