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PITTORI: Maestro di Fröndenberger

La Vergine Maria incoronata intercede presso Cristo fra i santi Agostino e Walburga

La Vergine intercede presso Cristo fra i santi Agostino e Walburga

 

 

MAESTRO DI FRONDENBERGER

1420

Soest, Monastero di santa Walburga

 

La Vergine intercede presso Cristo fra i santi Agostino e Walburga

 

 

 

L'opera, che risale al 1420 circa e che venne eseguita per il convento agostiniano di Soest, è una pittura eseguita a tempera su supporto di legno di quercia e presenta le dimensioni in altezza di 120 cm e in larghezza di 173 cm. Al centro della scena, nel pannello troviamo la Vergine Maria con una corona sul capo che intercede presso il figlio Gesù. Nei pannelli laterali il Maestro di Fröndenberger ha raffigurato Santa Walburga e Sant'Agostino.

La presenza di questi due santi deriva dalla natura agostiniana della regola seguita nel convento e dalla dedicazione dello stesso a santa Walburga.

Il monastero di Soest venne fondato da monaci di regola agostiniana prima del 1166 ed è stato attivo fino al 1582 risentendo dell'influsso negativo della Riforma luterana. La struttura è stata definitivamente soppressa nel 1812.

La prima menzione di questo insediamento monastico risale all'anno 1166, quando viene citato in un documento di locazione firmato dall'arcivescovo Rainaldo di Dassel, che fu poi considerato come uno dei fondatori del monastero. Già nel 1164 probabilmente il monastero si trovava fuori dalle mura della città di Soest e sempre nel XII secolo doveva esistere anche una prima chiesa conventuale. La festa patronale di santa Walburga fu probabilmente introdotta dai conti di Arnsberg, che avevano stretti rapporti con gli ufficiali giudiziari del comune di Soest. Il monastero nel tempo divenne proprietario di un vasto territorio agricolo e nel 1408 ci fu l'incorporazione del monastero di Anne Born. Gli arcivescovi di Colonia concessero numerose indulgenze a favore del monastero di San Walburga, che possedeva all'interno della città di Soest una casa con una cappella, che serviva come rifugio in tempo di guerra.

Anche se il convento seguiva la regola agostiniana, sembra che le sue origini sia dovute ai Premostratensi, che costruirono un doppio convento, uno per le donne e un altro per gli uomini. In seguito divenne un convento di sole suore. Nel 1218 l'Arcivescovo Engelbert di Berg subordinò il convento alla protezione dell'arcivescovo e dispose della nomina della Badessa. Nel 1447 il monastero fu in gran parte distrutto per cui nel 1449 si decise di ricostruirlo entro i bastioni cittadini. Dopo l'introduzione della Riforma a Soest il monastero di santa Walburga fu trasformato in un convento secolare gratuito tanto che finì anche la vita comune e vi entrarono donne e famiglie cattoliche, luterane e riformate.

Dopo la chiusura del 1812, la vocazione religiosa dell'edificio fu ripristinato nel 1845 con la fondazione di un convento protestante. La chiesa usata come magazzino e deposito militare, nel 1879 venne demolita.

L'abbazia gotica del XV secolo aveva una sola una navata e una torre occidentale. Al suo interno erano conservate alcune importanti opere d'arte, tra cui dipinti su tavola del periodo tra il XII e il XV secolo. Il cosiddetto paliotto Soest è considerato uno dei più importanti esempi di pittura su tavola e risale circa all'anno 1170. Si tratta del più antico dipinto su tavola conservato a nord delle Alpi. Il dipinto era originariamente situato sulle galleria monache del monastero. Nel chiostro si trovavano due immagini con i santi Dorotea e Odilia, dipinti da Conrad von Soest, uno dei pittori più significativi del periodo tardo gotico in Vestfalia. Inoltre vi si conservano la cosiddetta pala Blankenberch con l'Annunciazione e l'Adorazione dei Magi che risale al 1420-1430, una pala d'altare del 1493, e due pannelli con apostoli e fondatori dello stesso periodo. Dal maestro Fröndenberger deriva l'immagine di Maria assieme al Cristo con la Santa Walburga e Agostino. Dalla stessa chiesa provenivano anche altre importanti opere d'arte.