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PITTORI: Maestro Winceslaus

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO WINCESLAUS

1415

Rifiano, Santuario della Madonna Addolorata, Cappella del Cimitero

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La Cappella del cimitero a Rifiano conservava originariamente l'immagine sacra dell'Addolorata, oggi nell'omonimo Santuario. Il locale custodisce tuttavia ancora affreschi di alto valore storico-artistico che preludono alla pittura murale del gotico internazionale. Nel 1415 il maestro Venceslao la affrescò rappresentandovi scene tratte dal Nuovo e dall'Antico Testamento. Sono raffigurate ad esempio la caduta della manna dal cielo e il Cristo che porta la croce. L'artista immortalò poi se stesso con un cartiglio. Fra gli affreschi vanno rammentati anche quelli che raffigurano i quattro Dottori della Chiesa. Agostino vi compare allo scrittoio, un elegante mobile in stile gotico dalle forme e dall'aspetto aggraziati finemente lavorati con finestrelle e rosoni. Sul banco Agostino regge fra le mani un libro aperto che sta consultando. Il volto del santo, senza barba, ha un aspetto severo, di persona ormai matura ma non anziana. In testa porta una elegante mitra, da cui fuoriescono delle ciocche di capelli. Un grande nimbo gli avvolge la testa. Il panneggio dei suoi abiti è piuttosto curato nei particolari e si estrinseca in un dinamico fluire di stoffe. Agostino è seduto su una cassapanca, di un lato lato visibile è arricchito da in intaglio gotico a finestra trilobata.

 

Rifiano si trova in zona collinare ed è il più antico luogo di pellegrinaggio della regione vicino a Merano. La tradizione attesta che un giorno un contadino vide una luce proveniente dal fiume Passirio. Mentre si avvicinava al luogo accompagnato da un altro contadino, avvenne una apparizione della Vergine addolorata. I due decisero di costruire una cappella proprio sul luogo dove avevano visto la Vergine. Molti contrattempi e incidenti impedirono di finire i lavori, finché un giorno arrivò uno stormo di uccelli che portò i trucioli insanguinati nel cimitero della chiesa parrocchiale, dove la cappella poté essere costruita senza ulteriori incidenti. Il santuario della Madonna Addolorata risale al 1671 e venne edificato in stile barocco dall'architetto Franz Delai. L'altare maggiore di Bartlmen Grätl è certamente uno dei più belli dell'intero Tirolo. Il fastoso altare maggiore ha una struttura lignea ad arco di trionfo, trattata a gesso, magnificamente marmorizzata, dove si trova l'immagine sacra della Madonna Addolorata, un lavoro di ottima fattura risalente al 1415 circa. Sette angioletti, posti a cornice, recano cartigli indicanti i sette dolori della Addolorata. Le quattro imponenti statue laterali, opera dello scultore Balthasar Horer, esprimono un riferimento alla Vergine Addolorata: il vecchio Simeone, il profeta Isaia, Giovanni Evangelista e Maria Maddalena. Assai interessanti sono pure gli affreschi del 1425 che decorano l'interno della chiesa.

 

 

Maestro Venceslao

A questo pittore di origine boema, di cui si conosce ben poco, è stata attribuita l'esecuzione del Ciclo dei Mesi (1390-1400 circa) nel castello del Buonconsiglio a Trento. La ricerca di un nome da associare alla commissione del principe-vescovo Giorgio di Liechtenstein, ha prodotto la documentazione su un maestro boemo, Venceslao, attivo in città nel 1397. Questo Maestro Venceslao è nominato nel Libro della Confraternita di San Cristoforo dell'Arlberg come pittore del principe vescovo di Trento Giorgio I di Liechtenstein, che fu eletto nel 1390. Il ciclo di affreschi presenta per ogni mese le attività dei nobili e dei contadini, con grande attenzione ai dettagli e con un continuo intreccio tra mondo cavalleresco e mondo quotidiano.

Un documento del 1397, conservato presso l'Archivio Capitolare di Trento, riporta che i canonici della cattedrale di Trento, su esplicita richiesta del principe vescovo, dichiarano di cedere in locazione una casa sita presso la Torre dell'Aquila - "ex opposito portae Aquilae civitatis" - a "magister Winceslaus pictor [...] de partibus teutonicis". Al maestro Venceslao sono stati attribuiti anche gli affreschi della chiesa di San Carlo a Pergine e una lunetta affrescata alla base del campanile della parrocchiale di Merano. Sempre in Alto Adige recano la sua firma e la data 1415 gli affreschi conservati nella cappella cimiteriale di Rifiano.