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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Baltazar ÁlvaresPITTORI: Baltazar Álvares
Sant'Agostino vescovo e cardioforo
ALVARES BALTAZAR
1629
Fora, chiesa di san Vincenzo
Sant'Agostino vescovo e cardioforo
All'esterno della chiesa di San Vincenzo de Fora troviamo questa statua di sant'Agostino nella nicchia centrale che adorna la fascia bassa della facciata, attribuita a Baltazar Álvares, proprio sopra la triplice entrata che conduce al nartece. La facciata fu una delle prime in Stile “Chão”, un adattamento portoghese del monumentale manierismo romano.
Il santo vestito da vescovo reca nella mano destra un cuore che espone all'osservatore. L'espressione del santo è fortemente estatica, ed è ulteriormente rafforzata dalla bocca leggermente aperta e dalla folta barba riccioluta che gli cade sul petto.
La presenza di questa statua in una posizione così primaria deriva dalla fondazione agostiniana di questa struttura.
Il primo monastero di São Vicente de Fora fu fondato infatti nel 1147 dal primo re del Portogallo, Alfonso I, per l'Ordine di sant'Agostino. Il monastero, eretto in stile romanico al di fuori della città fu uno dei più importanti del Portogallo medievale.
Il Monastero di São Vicente de Fora è situato nel quartiere storico di Alfama a Lisbona. La chiesa attuale origina da un edificio la cui costruzione iniziò nel 1582 sul luogo dove D. Afonso Henriques aveva fatto costruire un tempio sotto l'invocazione di san Vincenzo. Questo santo era stato proclamato patrono di Lisbona nel 1173, quando le sue reliquie furono trasferite dalla regione dell'Algarve in una chiesa fuori delle mura della città. Artefici della costruzione furono l'architetto e ingegnere Filippo Terzi, un gesuita italiano, (1520-1597) e l'architetto Baltasar Alvares. Quest'ultimo seguiva un manierismo accademico appreso dallo zio, architetto e ingegnere, Afonso Alvares.
Questo connubio genera un nuovo stile architettonico in Portogallo, che sarebbe servito da modello per la successiva architettura religiosa. La costruzione fu completata nel 1627.
La chiesa e il convento conservano una notevole importanza artistica, esempio simbolo del XVII secolo, l'epoca dei re D. Pedro II e D. Giovanni VI, la più ricca in Portogallo nel campo delle arti. Gli edifici conservano pezzi di piastrelle barocche con più di 100.000 tessere, che barrano le favole di La Fontaine.
Verso il 1720 John Friedrich Ludwig venne nominato "Maestro Architetto del Real Monastero Opere di São Vicente de Fora." Questo artista realizzò l'imponente altare barocco commissionato da re Giovanni V di Portogallo, che occupa il centro del presbiterio. Sugli alti plinti spiccano otto immagini monumentali di legno verniciato bianco, eseguite da Manuel Vieira.
La chiesa si presenta a pianta rettangolare con una facciata di tipo italiano, sobrio e simmetrico, con una torre di su ogni lato e le statue dei santi Agostino, Sebastiano e Vincenzo sulla facciata. Dipinta di bianco, la facciata è divisa orizzontalmente in tre parti. Nei tre intercolunni centrali si aprono tre porte, semplici, sormontate da tre nicchie coronate. Nelle tre nicchie sono le statue di sant'Agostino, al centro, san Sebastian a destra e San Vincenzo. Nella linea laterale centrale ci sono due nicchie dove sono conservate le statue di san Domenico a destra e Sant'Antonio a sinistra. La seconda trabeazione della facciata presenta due nicchie con le figure di Norberto e san Bruno sulla sinistra.
L'antico convento agostiniano adiacente, con accesso dal mare, conserva la sua cisterna cinquecentesca e antiche tracce del chiostro. Stupende sono le sue piastrelle settecentesche: all'entrata, accanto al primo chiostro, sono raffigurate scene con episodi con D. Afonso Henriques di Manuel dos Santos. Intorno al chiostro, altri pannelli di piastrelle narrano scene rurali con una esplosione di disegni floreali e cherubini, che illustrano le favole di La Fontaine.