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PITTORI: Maestro di Avila

La scala dei Dottori con il quadro di sant'Agostíno all'interno del monastero

La scala dei Dottori con il quadro di sant'Agostíno all'interno del monastero

 

 

MAESTRO DI AVILA

1600-1650

Avila, convento di Nostra Signora de Gracia

 

Sant'Agostino Dottore della Chiesa

 

 

 

Il quadro che raffigura sant'Agostino seduto allo scrittoio nel suo studio è opera di uno sconosciuto pittore seicentesco e si trova lungo un doppio scalone del convento delle agostiniane di Avila, assai imponente per la sua ampiezza e l'eleganza della balaustra, conosciuto nella comunità come la scala dei Dottori. Questa definizione deriva dalla presenza sui muri di alcuni bellissimi dipinti che raffigurano i quattro Padri della Chiesa occidentale, Sant'Agostino, Sant'Ambrogio, San Girolamo e san Gregorio Magno.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.

 

Un documento inedito di P. Miguel Varona, che era vicario del monastero alla fine del XVIII secolo, dal titolo Notizie e protocollo del Convento de Gracia dell'anno 1695 ci ragguaglia sulla storia di questo convento di suore agostiniane. La relazione prosegue con una Storia epitome del Convento di Santa María de Gracia de Ávila Ordine NGPS Agostino.

Le notizie riportate sono dedicate "Alla più illustre e Religiosissima casa della comunità conventuale sancta Maria della Grazia, della città di Ávila, Suore dell'Ordine NGPS Agostino, ecc ". Lo stile di vita regolare agostiniana inizia ad Ávila quando in Spagna esistevano già numerosi monasteri di suore contemplative dell'Ordine.

Tuttavia questa presenza avrebbe avuto un'influenza significativa sui nuovi conventi dell'Ordine, grazie al suo singolare contributo che fu fiorente nel XVI e XVII secolo. La fondatrice del monastero fu la signora Mencia Lopez, vedova del marito gioielliere d'argento di nome Jorge Najera. Donna di grande pietà sentì la chiamata di Dio e decise di dedicare il resto della sua vita alla preghiera in un monastero. Prese pertanto la decisione di fondare un convento nella sua città natale di Avila, dove poter soddisfare il suo desiderio di meditazione e di vita interiore.

Alla sua decisione si unirono due sue figlie, Isabel de la Cruz e Maria di san Matteo, e una nipote, di nome Elisabetta, come la figlia, che prese il nome di Isabel de San Agustín per distinguersi dalla cugina. Siamo nell'anno 1504 e inizialmente le donne abitavano in alcuni edifici umili e modesti di proprietà del vicino Convento di san Tomas.

Per poter creare la comunità le donne chiesero la concessione di un breve pontificio a papa Giulio II che lo concesse in data 28 settembre 1508. Secondo questa disposizione emisero i loro voti il 29 ottobre 1508 davanti al priore del convento di San Agustin de Salamanca, a cui era stata affidata la competenza. Lo storico agostiniano P. Herrera, a tal proposito, afferma: "Ai tempi del priore P. Santos e sotto la sua obbedienza, adì 29 ottobre 1508, hanno professato le prime quattro suore del convento della Madonna delle Grazie ad Avila .. Padre P. Pedro del Águila, Priore di Valladolid, figlio della casa di Salamanca, a nome di P. Santos."