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PITTORI: Carlo Federico Benincasa

Agostino in gloria di Carlo Federico Benincasa nella volta della chiesa di sant'Agostino a Narni

Agostino in gloria di Carlo Federico Benincasa

 

 

CARLO FEDERICO BENINCASA

1650 circa

Navata centrale della chiesa di S. Agostino, Narni

 

 

Agostino in gloria

 

 

 

La chiesa di sant'Agostino a Narni subì delle notevoli trasformazioni verso la fine del 1600 e l'inizio del 1700 ad opera del priore del convento Giovenale Sisti, nativo di Narni: tra le varie ristrutturazioni vanno certamente ricordate le decorazioni che riguardano l'abside (con grandi medaglioni raffiguranti i vari santi agostiniani) e il soffitto della navata centrale che propone una notevole pittura di fine Seicento che esprime la gloria di Sant'Agostino e la vittoria sull'eresia.

La tela, di notevoli dimensioni, è stata attribuita al pittore nativo di Narni Carlo Federico Benincasa, che probabilmente dipinse anche i medaglioni dell'abside.

Appesa al soffitto in legno della navata centrale, la tela, che raffigura la gloria di Sant'Agostino al centro di un'ovale di m 12 per 6, è impressionante non solo per le dimensioni ma pure per la grandiosità della scena dove troneggia la figura del santo titolare della chiesa.

 

La scena rappresenta un riconoscimento alla grandezza di Agostino e della sua vita, che si ispira al passo di Timoteo: "Non coronabitur nisi qui legitime certaverit." Tre corone sono solitamente utilizzate per esprimere la gloria del santo, il cui significato è da riconoscere in tre simboli: la verginità, la scienza e il martirio.

L'episodio riprende passi della Epistola XVIII ad Cyrillum Jerosolymitanum episcopum dello Pseudo Agostino.

 

 

Benincasa Carlo Federico

Pittore locale narnese seicentesco. La sua pittura ha lo stile del tempo. Fu abbastanza fecondo, ma gran parte della sua opera è andata distrutta. Restano affreschi firmati nella chiesa parrocchiale di Guadamello. A Gualdo di Narni c'una Madonna della Misericordia, che, sotto il manto, protegge i devoti dall'ira divina; c'è pure il Battesimo di Gesù (1648), con firma e dichiarazione che il lavoro è stato eseguito gratuitamente. Anche a Vigne (Narni), nella chiesa parrocchiale, c'è una sua tela. A lui sono attribuiti gli affreschi dell'abside di S. Agostino in Narni e la grande tela del soffitto. Tra le cose perdute vanno ricordate: le edicole del monastero di S. Margherita e gli affreschi della chiesa di S. Andrea del popolo, detta Madonna della Luna (chiesa trasformata in abitazione).