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PITTORI: Giulio Benso

Battesimo di Agostino a Milano

Battesimo di Agostino a Milano

 

 

GIULIO BENSO

1640-1650

Parigi, Museo del Louvre, Fondo Disegni

 

Battesimo di Agostino a Milano

 

 

 

Il disegno è una copia di un'opera di Giulio Benso, un pittore che lavorò nell'orizzonte culturale pittorico piemontese e genovese. L'opera che è conservata nel Fondo dei disegni e delle miniature di piccolo Formato al Museo del Louvre, raffigura il battesimo di Agostino. L'impostazione strutturale del disegno ricorda analoghe raffigurazioni con la centro della scena il vescovo Ambrogio che, in una affollata chiesa monumentale, impartisce il battesimo ad un Agostino che si inginocchia davanti al battistero. La scena pullula di personaggi che assistono a vario titolo a quanto sta accadendo: vi scopriamo i familiari, gli amici di Agostino, i chierici, la folla dei cristiani milanesi.

 

Giunto il momento in cui dovevo dare il mio nome per il battesimo, lasciammo la campagna e facemmo ritorno a Milano. Alipio volle rinascere anch'egli in te con me. Era già rivestito dell'umiltà conveniente ai tuoi sacramenti e dominava così saldamente il proprio corpo, da calpestare il suolo italico ghiacciato a piedi nudi, il che richiede un coraggio non comune. Prendemmo con noi anche il giovane Adeodato, nato dalla mia carne e frutto del mio peccato. Tu l'avevi ben fatto. Era appena quindicenne e superava per intelligenza molti importanti e dotti personaggi.

AGOSTINO, Confessioni 9, 6, 14

 

 

Giulio Benso

Questo pittore nacque a Pieve di Teco nel 1592. Giovanissimo riuscì a compiere la sua formazione artistica grazie alla protezione che gli accordò Giovanni Carlo Doria, nobile e importante mecenate genovese. Doria non solo lo ospitò nei propri palazzi genovesi, ma gli permise di frequentare l'Accademia del Nudo e lo introdusse alla importante scuola di Giovanni Battista Paggi.

Benso ebbe così modo di conoscere molti artisti che, come lui, erano ospitati in casa Doria, fra i quali spicca la figura di Giulio Cesare Procaccini. Giulio Benso lavorò soprattutto in Liguria, tra Genova e Pieve di Teco, ma la fama che aveva acquisito grazie alla sua arte, gli permise di ottenere commissioni anche all'estero. Lo troviamo pertanto a Cagnes-sur-Mer per decorare una sala di Palazzo Grimaldi con La caduta di Fetonte e allo stesso tempo presta la sua opera pre realizzare quadri per l'Abbazia di Weingarten nella Germania del sud.

Negli anni quaranta del Seicento realizzò quello che può essere considerato il suo capolavoro: gli affreschi nel presbiterio e nell'abside della chiesa dell'Annunziata del Vastato a Genova. Le opere dell'ultimo periodo sono caratterizzate da pennellate decise, soprattutto nella definizione dei panneggi dei personaggi. Nel 1659 realizza Lo Sposalizio della Vergine per l'Oratorio della SS. Annunziata di Spotorno. La tela appartiene a un ciclo dedicato alla descrizione di storie mariane in quattro scene, che vide coinvolti anche Domenico Piola e Giovanni Battista Merano. Morì a Pieve di Teco nel 1668.