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PITTORI: Paolo Emilio Besenzi

Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

PAOLO EMILIO BESENZI

1640-1650

Reggio Emilia, chiesa di sant'Agostino

 

Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Fondata probabilmente nel secolo VIII e dedicata a S. Apollinare, la chiesa venne riedificata in stile gotico lombardo. Solo su successivamente fu ristrutturata con l’aggiunta delle absidi (1495) e del campanile (1452-1493). La facciata barocca di ordine corinzio, serrata da colonne, è stata realizzata da Giovan Battista Cattani su progetto di Alfonso Torreggiani nel 1746. Attualmente è abbellita dalle statue di "San Nicola da Tolentino" e da "San Guglielmo d'Aquitania".

L’interno, realizzato da di Gaspare Vigarani nel periodo 1651-1666, si presenta a una sola ampia navata assai luminosa. Presenta una rigorosa ed essenziale impostazione scenografica. Vi sono conservate alcune interessanti tele di artisti seicenteschi tra cui, nel braccio sinistro del transetto, un "Sant'Apollinare" di Giovan Francesco Barbieri, detto il Guercino.

Nella seconda cappella di sinistra, scopriamo una rappresentazione iconografica della "Madonna della Ghiara" di Jacopo Negretti, detto Palma il Giovane. Da notare infine, nel presbiterio, il gruppo di statue in stucco dei quattro Dottori della Chiesa, opera di Paolo Emilio Besenzi.

Agostino è raffigurato a figura intera mentre alza con la mano sinistra un cuore fiammante. Il santo impugna il bastone pastorale con la mano destra. In testa porta una elegante mitra, mentre il suo volto matura è arricchito da una folta barba riccioluta. Indossa gli abiti episcopali, ma porta ben visibili anche i panneggi della tonaca monacale degli agostiniani e ribadire lo stretto legame fra il santo e i membri dell'Ordine, che lo hanno sempre considerato il loro padre fondatore.

 

 

Paolo Emilio Besenzi

Pittore, scultore e architetto, Besenzi nasce a Reggio Emilia nel 1608.

Studia alla scuola di Francesco Albani e diventa amico di Lionello Spada. E' stato attivo soprattutto nella sua città natale. Ha lavorato nelle chiese di San Pietro e di San Prospero, per la confraternita di san Domenico e per la chiesa di sant'Agostino.

Le sue opere, di cui una parte è andata persa, sono state valorizzate soprattutto dagli anni Settanta del Novecento. Nella chiesa di San Pietro, nei primi due altari a destra e a sinistra della navata, Besenzi ha realizzato due ancone con cariatidi e figure allegoriche. Una di questa incornicia una sua grande tela, che raffigura il Martirio dei santi Placido e Flavia. Nella stessa chiesa si trovano le imponenti statue dei santi Pietro e Prospero ai lati dell'altar maggiore, e, nel soffitto della sagrestia, un notevole lavoro in stucco rappresentante il Cristo risorto. Nella chiesa di San Prospero si conserva una tela con i santi Simone, Bernardo e Caterina d'Alessandria. Per il Duomo produsse quattro statue raffiguranti i patriarchi. A Bologna si conservano tre sue tele, che raffigurano Giacobbe che piange Giuseppe (Pinacoteca Nazionale), San Pietro e Susanna con i vecchioni. Morì a Reggio Emilia nel 1656 e venne sepolto nella chiesa di Santa Maria Maddalena, ora distrutta.