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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Pedro Atanasio BocanegraPITTORI: Pedro Atanasio Bocanegra
Agostino medita sulla Trinità
PEDRO ATANASIO BOCANEGRA
1670
Granada, Collezione della Università
Agostino medita sulla Trinità
Questa pittura insieme a quella de san Gerolamo penitente probabilmente apparteneva ad un gruppo di opere che Bocanegra realizzò per il Teatro de disputas teológicas del Collegio de San Paolo della Compagnia di Gesù. L'opera riprende una diffusa leggenda medioevale che vede Agostino protagonista nella sua ricerca di comprendere il mistero della Trinità. Nella scena viene rappresentato il momento in cui il santo, pensando al mistero della Santissima Trinidà, passeggia lungo una spiaggia, dove incontrava un bambino che cerca di mettere tutta l'acqua del mare in un buco. Il santo sorride di fronte a questa pretesa ingenua del bambino e gli dice che questo è impossibile. Il piccolo gli risponde che anche il suo tentativo di svelare il mistero su cui stava meditando, è ancora più difficile.
Agostino è qui raffigurato con l'abito di monaco agostiniani con sul petto una croce. Il suo volto ha un aspetto ancora giovanile con una barba ben curata. Agostino è il bambino incrociano gli sguardi mentre si rivolgono la parola l'un l'altro. In alto a sinistra compare fra le nuvole un cuore fiammante trafitto da una freccia, che costituisce uno dei simboli iconografici agostiniani più diffusi. L'autore in questo quadro si è ispirato a una composizione di Rubens che godette di grande popolarità tra i pittori andalusi seicenteschi. Il quadro, che risale al periodo della maturità dell'autore, esprime una notevole qualità tecnica e pittorica nel modo in cui le carnagioni dei due protagonisti si distinguono dagli abiti e dai fondi scuri, generando una notevole espressività religiosa e spirituale.
Dipinto ad olio verso il 1670, il quadro misura 122 x 137 cm ed appartiene al Patrimonio della Università di Granada.
Pedro Atanasio Bocanegra
Nato a Granada nel 1638, in gioventù frequentò le botteghe dei pittori Alonso Cano, Pedro de Moya e Juan de Sevilla. Il suo primo lavoro conosciuto è costituito dalle decorazioni in occasioine delle feste del Corpus Domini della sua città natale nel 1661. Nel 1670 portò a termine l'esecuzione dei dipinti per la chiesa dei santi Giusto e Pastore a Granada.Nominato pittore della cattedrale, nelle sue opere, anche se diseguali, predominano i temi religiosi come l'Apparizione della Vergine a San Bernardo e la Vergine del Rosario. Dopo esser passato da Siviglia, nel 1676 si recò a Madrid, dove godette della protezione di Antonio de Toledo y Salazar, marchese di Mancera, grazie al quale ottenne il titolo di Pittore del Re. Il Palomino riferisce di diversi incidenti tra Bocanegra e altri pittori madrileni, frutto della sua alterigia. Il suo stile si avvicina molto al suo maestro Alonso Cano, tanto da produrre un grande fascino nelle sue immagini religiose, rappresentate con molta delicatezza. Compensò la sua debolezza nel disegno con un colore gradevole, che mostra un interesse per la pittura fiamminga, specialmente per quella di Antoon Van Dyck. Famoso nel suo secolo, fu uno degli autori più rappresentativi della cosiddetta "scuola di Granada", città in cui morì nel 1689.