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PITTORI: Anonimo bolognese

Apparizione della Madonna a sant'Agostino

Apparizione della Madonna a sant'Agostino

 

 

ANONIMO BOLOGNESE

1640-1660

Bologna, chiesa di san Giacomo Maggiore

 

Apparizione della Madonna a sant'Agostino ferito dall'amore di Cristo

 

 

 

Questa grande tela è conservata presso la chiesa di san Giacomo a Bologna, culla della presenza agostiniana in questa città.

La scena, trattata da un anonimo pittore bolognese, riprende un tema caro alla spiritualità dell'Ordine agostiniano che vede protagonista sant'Agostino e il suo grande amore verso il Cristo.

Il pittore pone di fronte il santo alla figura della Vergine e soprattutto del Bambino Gesù che porta sulle ginocchia. Il Bambino, seminudo, alza una freccia che va a colpire un cuore che Agostino offre con la mano destra. L'episodio narrato ha un forte simbolismo che trae vigore dagli scritti stessi di Agostino che celebra questo smisurato amore per Dio.

Sei grande, Signore, e degno di altissima lode: grande è la tua potenza e incommensurabile la tua sapienza. E vuole celebrarti l'uomo, questa particella della tua creazione, l'uomo che si porta dietro la sua morte, che si porta dietro la testimonianza del suo peccato, e della tua resistenza ai superbi: eppure vuole celebrarti l'uomo, questa particella della tua creazione. Tu lo risvegli al piacere di cantare le tue lodi, perché per te ci hai fatti e il nostro cuore è inquieto finché in te non trovi pace. Di questo, mio Signore, concedimi intelligenza e conoscenza.

AGOSTINO, Confessioni, 1, 1, 1

 

L'episodio ebbe una notevole diffusione del Seicento grazie anche alla simbologia che trasmetteva e che fu ripresa con accenti iconografici da una famosa vita di sant'Agostino che fu edita ad Anversa nel 1616 dallo scrittore Cornelius Lancelotz.

"Nihilominus asserunt nonnulli viri grave (forsitan inducti verbis hisce Augustini, sageiitaveras tu Domine caritate tua cor meum etc.) non tantum spirituali vulnere seu tralaticio, verum etiam arcanis sacrorum vulnerum Iesu Christi stigmatis sanciatum Augustini cor fuisse."

CORNELIUS LANCELOTZ, Sancti Aurelii Augustini Hipponensis episcopi et S.R.E. doctoris vita   (Anversa 1616)