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PITTORI: Pierre Brebiette

Agostino nel suo studio scrive il De Trinitate

Agostino nel suo studio scrive il De Trinitate

 

 

BREBIETTE PIERRE

1626

Nancy, Museo delle Belle Arti

 

Agostino nel suo studio scrive il De Trinitate

 

 

 

La stampa, che raffigura Agostino nel suo studio mentre medita e scrive sulla Trinità, è stata disegnata e incisa da Pierre Brébiette 1598-1642). Editore della stampa fu Jean Lablond (1590-1666) che la pubblicò a Parigi nel 1626. La stampa subì altre repliche nel 1650 e 1666.

Sul piatto dell'opera troviamo la scritta P Brebiette fecit IN. mentre sul margine inferiore, a sinistra si legge Cum Priuilegio Regis, al centro, il titolo S. AVGVSTINVS, e a destra: Blond excud. Si nota anche il timbro della collezione, sul margine inferiore a destra: si nota il timbro a secco della collezione Robert-Dumesnil.

Il soggetto raffigurato nella scena è sant'Agostino di Ippona, seduto allo scrittoio mentre indossa la sua veste liturgica episcopale. Posto nel profilo a destra, il santo sta scrivendo i suoi insegnamenti, ispirato nella sua visione dalla Santissima Trinità, che gli appare in alto a destra in una nuvola. La stampa appartiene a una serie di 4 pezzi che presentano i quattro dottori della Chiesa raffigurati mentre stanno scrivendo testi teologici. Le stampe furono incluse in una raccolta di oltre 80 piccoli pezzi di Pierre Brebiette, eseguiti principalmente a Parigi, e intitolati 'OPERA / DIVERSA NVNC / PRIMVM A PETRO BREBIETTE / REGIO PICTORE INVENTA / TABVLIS AENIS / DELINEATAS ', composto e curato a Parigi nel 1638 da Augustin Quesnel. Questo insieme di stampe fu poi ripubblicato da Jean Ier Leblond nel 1650-1666.

 

 

Pierre Brébiette

Nato verso il 1598, questo pittore francese ha prodotto diversi disegni ma ha lasciato solo un'opera firmata. Si tratta di un olio su tela intitolato Il Rapimento di Proserpina, che attualmente si trova nella collezione Picot all'interno delle collezioni del Musée des Beaux-Arts e d'Archéologie de Châlons-en-Champagne. Anche una Crocifissione conservata nella chiesa di Notre-Dame-en-Vaux a Châlons-en-Champagne viene attribuita a Brébiette.

Come tanti altri giovani artisti francesi, Brebiette fece un viaggio a Roma, dove lo troviamo stabilito attorno al 1617. Rimase a Roma per circa otto anni studiando e seguendo maestri sia contemporanei che antichi e rinascimentali, come i Carracci e Caravaggio. La sua arte tuttavia continuò a sfruttare gli effetti del Manierismo. Ritornò a Parigi intorno al 1625-1626 e si sposò nel 1626 con Louise de Neufgermain (1602-1637) il cui padre Louis de Neufgermain era un poeta di Corte. Avranno sette figli. La sua produzione comprende molteplici incisioni piene di realismo, vivacità e spirito, spesso legati a proverbi satirici. Morì nel 1642.