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Agostino e il bambino sulla spiaggia
MAESTRO DI BRNO
1665-1669
Brno-Zábrdovice, chiesa dell'Assunzione della Vergine
Agostino e il bambino sulla spiaggia
In questa nicchia che si trova sulla facciata della
chiesa premostratense dell'Assunzione della Vergine Maria a Brno-Zábrdovice si trova questa bella statua di Agostino vescovo che incontra un bambino con in mano un cucchiaio con cui sta giocando per versare acqua in una buca.
Agostino regge in mano una bastone pastorale con la mano destra mentre con sinistra impugna un grande cuore fiammante trafitto da una freccia.
Questi due particolari e il cucchiaio del bambino sono stati dorati accentuandone la visibilità rispetto al contesto marmoreo. L'immagine riprodotta è una rivisitazione simbolica del mistero della Trinità che ha avuto una larga fortuna nella iconografia agostiniana.
Questa leggenda è stata studiata da L. Pillion in La Légende de s. Jérome in Gazette des Beaux-Arts del 1908. L'episodio che godrà di molta fortuna nella iconografia agostiniana riprende un testo della Lettera apocrifa a Cirillo che avrebbe scritto lo stesso Agostino. In un passo Agostino ricorda una rivelazione divina con queste parole: "Augustine, Augustine, quid quaeris ? Putasne brevi immittere vasculo mare totum ?".
Questa leggenda si troverebbe forse già nel XIII secolo, sotto forma di exemplum, in uno scritto di Cesare d'Heisterbach (cfr. H. I. Marrou, Saint Augustin et l'ange, une légende médioévale, in l'Homme devant Dieu, Mélanges offerts au P. de Lubac, II, 1964, 137-149).
Questa leggenda sulla Trinità soppiantò ben presto la leggenda della Vedova che trattava dello stesso argomento della Trinità. L'origine di questa tematica iconografica non proverrebbe dunque dalla agiografia medioevale quanto piuttosto dalla predicazione. P. Antonio Iturbe Saìz ha a sua volta proposto una possibile ricostruzione della sua origine: nel secolo XIII si scrivevano "exempla" per i predicatori e in uno di questi apparve questa leggenda applicata a un professore di scolastica di Parigi con un fine chiaramente morale: criticare la alterigia e la superbia dei teologi.
Ma come poi tutto ciò fu collegato ad Agostino ? Due possono essere le spiegazioni: primo che necessitava un protagonista alla storia stessa e Agostino era l'uomo adatto in quanto era considerato un sommo teologo. La seconda spiegazione sta nella diffusione del testo di un apocrifo in cui san Gerolamo (come è stato anticipato all'inizio) discute con Agostino sulle capacità umane di comprendere il mistero divino. In ogni caso la prima volta che si incontra questa leggenda applicata ad Agostino corre nell'anno 1263. In margine va ricordata la disputa sul luogo dove si sarebbe svolto l'incontro tra Agostino e Gesù Bambino: sulla spiaggia di Civitavecchia o di Ippona ? Gli Eremitani e i Canonici si batterono a lungo sul tema, soprattutto perché ciascuno sosteneva che Agostino era stato il vero fondatore del loro Ordine religioso.
La attuale chiesa premostratense di Brno-Zábrdovice fu progettata dallo svizzero Tencalla che ha realizzato molte chiese in Moravia, di grandi e piccole dimensioni, e per la maggior parte destinata ad essere utilizzate come santuari. Le sue innovative idee esercitarono un forte influsso nell'Europa centrale e orientale. Questa chiesa è l'esito della collaborazione nel 1661-1669 fra Tencalla e Filiberto Lucchese, e ricorda la chiesa am Hof di Vienna con la presenza nella facciata delle balaustre.
Giovanni Pietro Tencalla fu l'architetto di corte dell'imperatore Leopoldo I (che regnò nel periodo 1658-1705), e lavorò in Austria e nella Repubblica Ceca. Tra le sue opere più famose si annoverano Palazzo Lobkowitz a Vienna, il palazzo vescovile di Olomouc, il castello di Kroměříž e il convento di Hradisko.
L'originaria chiesa dell'Assunzione della Vergine Maria fu eretta nell'anno 1209 da Leone di Klobouky, vicino al fiume Svitava annessa al Monastero dei Premonstratensi. Danneggiato da diversi incendi venne distrutta dalle truppe svedesi nel XVII secolo quando occuparono Brno. I resti del monastero vennero demoliti e nel 1661 fu avviata la costruzione di una nuova chiesa barocca su progetto dell'architetto Giovanni Pietro Tencalla. Sopra l'entrata principale si nota ancora l'emblema del fondatore del Monastero, il nobile Leone di Klobouky l, con l'unicorno e il cappello.