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PITTORI: Maestro di Brno

Madonna della cintura con i santi Agostino, Monica e Nicola da Tolentino

Madonna della cintura con i santi Agostino, Monica e Nicola da Tolentino

 

 

MAESTRO DI BRNO

1690-1700

Edizione a stampa

 

Madonna della cintura con i santi Agostino, Monica e Nicola da Tolentino

 

 

 

La stampa si sviluppa su due livelli: quello inferiore riproduce la Basilica cattedrale di Brno. La dicitura recita pertanto BASILICA BRUNENSIS ANNUNTIATAE DEI PARAE VIRGINIS ET BEATI THOMAE APOSTOLI. Il piano superiore esprime una scena differente, popolata di vari personaggi che si muovono al di sopra delle nuvole. Al centro della rappresentazione troviamo la Vergine Maria con in braccio il Bambino. Entrambi distribuiscono la sacra cintura: a destra troviamo Agostino e Monica, mentre a sinistra un santo, forse Giuseppe, e san Nicola da Tolentino. Costui è riconoscibile soprattutto dal giglio che porta in mano, oltre al saio agostiniano e all'aureola che gli cinge il capo. Agostino è inginocchiato davanti al Bambino e indossa il piviale episcopale. Tuttavia sotto è ben evidente la presenza della tunica nera degli eremitani, che lo hanno sempre considerato come loro Padre fondatore. Nella mano sinistra regge il bastone pastorale mentre in testa un'aureola sostituisce la mitra, che è tenuta fra le braccia da un angioletto discosto poco più in basso.

Monica è rivestita pure essa dalla tonaca nera delle monache agostiniane e un'aureola le cinge il capo. A questa scena principale fanno da corona un nugolo di angioletti che si muovono danzando e suonando vari strumenti musicali attorno ai personaggi principali.

Una grande scritta sul filatterio recita: OMNIA GLORIA EIUS FILIAE REGIS AB INTUS e il suo movimento ondulatorio funge da confine separatore far la scena superiore e quella inferiore.

 

La festa della Madonna della Cintura viene celebrata la prima domenica dopo il 28 agosto, memoria di sant'Agostino. La devozione alla Vergine della Cintura, secondo la tradizione, è nata dal desiderio di Santa Monica di imitare Maria anche nel modo di vestire: Monica infatti avrebbe chiesto alla Madonna di farle conoscere quale era il Suo abbigliamento durante la Sua vedovanza e, soprattutto, come vestiva dopo l'ascesa al cielo di Gesù. La Vergine, accontentandola, le apparve coperta da un'ampia veste di stoffa dozzinale, dal taglio semplice e di colore molto scuro, ossia in un abito totalmente dimesso e penitenziale. La veste era stretta in vita da una rozza cintura in pelle che scendeva quasi fino a terra. Maria, slacciatasi la cintura, la porse a Monica raccomandandosi di portarla sempre e le chiese di invitare tutti coloro che desideravano il Suo particolare patrocinio ad indossarla. Fra i primi ci fu sant'Agostino e, poco per volta, la cintura divenne uno dei tratti distintivi dell'ordine degli Agostiniani e di quanti hanno regole di vita che traggono spunto da sant'Agostino. La cintura nel mondo romano ed in questo contesto in particolare, aveva un valore simbolico ed indicava un legame (non a caso giocava un ruolo importante nel matrimonio dell'età classica), in un rapporto certamente di livello impari, di sottomissione che comportava una protezione, espressa da parte della Madonna nella forma del Patrocinio. Nella coroncina da recitarsi ogni giorno da parte dei "cinturati" questo accessorio viene interpretato come l'umanità di Cristo che per amore ha sparso il Suo sangue per le Sue creature. Portare la cintura equivale ad avere di fronte a sé il volto del Redentore e deve aiutare a tenere un comportamento aderente al Vangelo, secondo la volontà del Signore. Sono frequenti le immagini in cui si ritrae la Vergine, in alto, tra santa Monica e sant'Agostino in atto di donare la propria cintura: la Madonna appare con il Bambino in braccio, elemento che manca nel racconto tradizionale e non indossa affatto un abito scuro ma è raffigurata quasi sempre con la veste rosa e azzurra: il colore penitenziale rimane solo per la cintura che offre ai fedeli anche perché il nero o il marrone sono due colori capaci di evidenziare il particolare all'interno della composizione pittorica. L'iconografia della Madonna della Cintura è simile in vari casi a quella della Vergine del Rosario e la stessa Cintura si può confondere con quello strumento di preghiera: come nel caso della Madonna di Pompei, anche la Vergine della Cintura viene sovente raffigurata fra due santi uno di sesso maschile e l'altro femminile.