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PITTORI: Maestro boemo

Sant'Agostino cardioforo

Sant'Agostino cardioforo

 

 

MAESTRO BOEMO

1680-1700

Brno, Moravská Galerie

 

Sant'Agostino cardioforo

 

 

 

Il quadro, di autore ignoto, è databile alla fine del Seicento. La cornice (145 cm x 85 cm)  contorna la tela la cui dimensioni sono di 136 cm di altezza per 76 cm di altezza. L'opera è stata acquisita dal Museo nel 1945. Vi è raffigurato Agostino a tre quarti in atteggiamento estatico. La struttura compositiva della rappresentazione evidenzia molteplici motivi iconografici relativi al santo. Nella mano destra impugna una penna con cui sta scrivendo su un grande libro che un angioletto gli regge tenendolo aperto.

Con la mano sinistra spinge contro il petto un cuore fiammante, simbolo iconografico del suo amore per Dio, che trova una espressione significativa nelle Confessioni.

Nel libro nono delle Confessioni Agostino infatti si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia.

 

"Tu stesso ci avevi folgorati con le frecce del tuo amore, e portavamo conficcati nel ventre gli arpioni delle tue parole e gli esempi dei tuoi servi, che da oscuri avevi reso splendidi e da morti, viventi. Bruciavano ammassati nel fondo della mente divorando la sua pesantezza e il torpore, per impedirci di scendere in basso, ed era un tale incendio che tutto il fiato soffiatoci contro dalle subdole lingue l'avrebbe ravvivato, non estinto. Tuttavia nel tuo nome, che hai reso sacro per tutta la terra, il nostro proponimento avrebbe certamente incontrato il plauso di alcuni, e quindi poteva sembrare ostentazione non aspettare quel poco che mancava alle vacanze, e congedarsi prima da un pubblico ufficio che era sotto gli occhi di tutti in modo da attirare sulle mie azioni l'attenzione universale. Così, se avessi dato l'impressione di non voler neppure attendere il termine tanto prossimo dei corsi, avrebbero molto chiacchierato, e sarebbe parso che volessi farmi notare. E a che pro favorire congetture e discussioni sui miei intenti e oltraggi al nostro bene?"

AGOSTINO, Confessioni 9, 2, 3

 

Il santo indossa il piviale episcopale con la mitra in testa. Una calda luce emana dallo sfondo a illuminare il suo volto, il cui sguardo è rivolto verso l'esterno in direzione della visione estatica che sta provando. Una folta barba gli copre il mento, mentre il viso ha un aspetto di persona ancora giovanile.