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PITTORI: Hendrick ter Brugghen

Sant'Agostino che scrive

Sant'Agostino che scrive

 

 

HENDRICK TER BRUGGHEN

1614

Modena, Galleria Estense

 

Sant'Agostino che scrive

 

 

 

Questo personaggio arcigno, che occupa implacabilmente la scena della tela, mostra un temperamento solitario, la cui immagine è plasmata con grande vigoria e senza alcun fronzolo, che possa in qualche modo graziosamente abbellirlo.

Il quadro in origine apparteneva a una serie di quadri che erano stati dipinti per la Certosa di Pavia. La sua qualità pittorica e il profondo magnetismo che scaturisce dal quadro, hanno dettato la sua sopravvivenza, evitandone la perdita, tanto più che l'opera ha subito gravi danni e l'originale è stato tagliato fino ad assumere le dimensioni attuali. In queste condizioni l'opera è pervenuta nelle collezioni del duca di Modena Francesco I d'Este. In quest'ultimo contesto il quadro è stato catalogato come un'opera di Caravaggio che raffigura un "sant'Agostino rivolto con la penna in mano in atto spiritosissimo, che palesa vivezza e verità veramente insolita e rara".

Fino a tempi recenti non si avevano particolari conoscenza circa l'attività pittorica giovanile di Hendrick ter Brugghen, che viene considerato l'autore di questo quadro. In passato il quadro fu anche attribuito a lungo a Giovanni Serodine, un pittore di alto livello.

Brugghen sicuramente conobbe e studiò l'opera di Caravaggio, come pure quella dei suoi seguaci italiani, tra cui Orazio Gentileschi, Giovanni Serodine e Carlo Saraceni. Ter Brugghen, durante il suo soggiorno italiano, fu influenzato anche da altri pittori italiani come Annibale Carracci, Domenichino e Guido Reni. Quando tornò ad Utrecht, lavorò assieme a Gerard van Honthorst, un altro dei cosiddetti caravaggisti di Utrecht. I soggetti preferiti da Ter Brugghen sono soprattutto le mezze-figure di bevitori o musicisti, tuttavia ha prodotto anche quadri più grandi, a soggetto religioso o di gruppo. Influenzato da Caravaggio, i suoi dipinti mostrano un uso intenso e drammatico di luci ed ombre con la presenza di personaggi emotivamente carichi. Ter Brugghen morì a poco più di quarant'anni, ma la sua opera ebbe una notevole influenza su altri artisti: si notano riflessi in un'opera di Rembrandt e caratteri del suo stile si possono rinvenire anche in Frans Hals e Johannes Vermeer. Pieter Paul Rubens descrisse l'opera di Ter Brugghen come "... al di sopra di quella di tutti gli altri artisti di Utrecht".

 

 

Hendrick ter Brugghen

Hendrick Jansz ter Brugghen (1588-1629), pittore olandese di scene di genere e soggetti religiosi, fu un esponente di spicco fra i cosiddetti Caravaggisti di Utrecht, assieme a Gerrit van Hondhorst e Dirck van Baburen. Suo padre Jan Egbertsz ter Brugghen, originario di Overijssel, quando fu nominato segretario alla Corte di Utrecht dal principe d'Orange Guglielmo il Taciturnosi si era trasferì a Utrecht con la moglie Sophia Dircx. Hendrick tuttavia nacque all'Aia dove il padre nel 1588 era diventato ufficiale giudiziario del Consiglio provinciale d'Olanda. Rare sono le sue notizie biografiche: da Joachim von Sandrart (1675) apprendiamo che studiò con Abraham Bloemaert, pittore manierista. Suo figlio Richard ter Brugghen cercò di valorizzare la reputazione di pittore di suo padre e nel 1707 presentò al consiglio governativo di Deventer quattro dipinti degli Evangelisti da appendere nel municipio in memoria permanente di suo padre. Un'incisione fu realizzata nel 1708, dove si mostra un ritratto idealizzato di Hendrick, lo stemma di famiglia e una didascalia che recita: "Nato a Overijsel nel 1588, viaggiò da Utrecht a Roma, dieci anni dopo ritornò a Utrecht, vi si sposò, vi visse ininterrottamente e morì all'età di 42 anni il 1° novembre 1629."

Quasi certamente non ha mai incontrato Caravaggio a Roma, sicuramente è l'unico pittore olandese che visse a Roma durante il soggiorno di Caravaggio. Nel 1614 Ter Brugghen era a Milano sulla via del ritorno in patria e nel 1616 è già elencato come membro della corporazione dei pittori di Utrecht. In quello stesso anno sposò Jacomijna Verbeeck, la figliastra di suo fratello maggiore Jan. Ter Brugghen morì a Utrecht nel 1629, forse vittima della peste. L'ultimo degli otto figli Hennickgen nacque quattro mesi dopo nel 1630.