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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Caccini GiovanniPITTORI: Caccini Giovanni
Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa
CACCINI GIOVANNI BATTISTA
1599-1607
Firenze, chiesa di Santo Spirito
Agostino cardioforo vescovo e Dottore della Chiesa
L'altare maggiore della chiesa di Santo Spirito è coperto da un ciborio con cupola a traforo ed è circoscritto da un recinto marmoreo opera di Giovanni Caccini. l'insieme architettonico venne realizzato tra il 1599 e il 1607 con l'aiuto di Gherardo Silvani e di Agostino Ubaldini. In conformità al gusto dell'epoca l'intero apparato decorativo è in stile barocco. L'intera struttura si caratterizza per la sua notevole complessità, per la ricchezza degli intarsi in pietre dure, per le sculture marmoree, fra cui quella di sant'Agostino, per i bronzi, per gli stalli intagliati o scolpiti.
La statua di Agostino ha un aspetto imponente ed ieratico, con il santo che impugna con la mano destra il bastone pastorale. nella mano sinistra regge un libro ed un cuore rosso con una fiamma che arde. Il volto del santo ha l'aspetto di persona matura, con una elegante barba che gli copre il mento e le guance. L'elegante abito indossato e la snellezza della figura accentuano la delicata ma ferma espressione del santo.
La basilica di Santo Spirito in Firenze è uno dei più importanti monumenti religiosi cittadini. Se Santa Maria Novella è la chiesa dei domenicani e Santa Croce quella dei francescani, Santo Spirito è da sempre il punto di riferimento per gli agostiniani fiorentini. La basilica è stata edificata sull'area di una precedente chiesa e la sua costruzione venne iniziata nel 1444 da Filippo Brunelleschi a cui si deve anche la progettazione della cupola. Il campanile della basilica è invece opera di Baccio d'Agnolo. Dopo la morte di Brunelleschi, nel 1446, il cantiere fu diretto da Antonio Manetti, Giovanni da Gaiole e Salvi d'Andrea, che completarono l'opera.
Giovanni Battista Caccini
Nato a Montopoli in Val d'Arno nel 1556, Caccini in gioventù frequentò l'Accademia delle Arti del Disegno di Firenze. Questa frequentazione gli permise di entrare al servizio dei Medici come scultore. Dopo una collaborazione con Giovanni Antonio Dosio, nel 1578 entrò a bottega da Giambologna, senza rimanerne influenzato. Verso il 1590 aprì una propria bottega e riuscì a produrre opere importanti fra cui si ricordano le due statue dell'Estate e dell’Autunno per il ponte di Santa Trinità, il gruppo marmoreo di Carlo V incoronato da Papa Clemente VII nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, il coro e il ciborio in Santo Spirito. Sue sono anche numerose statue allegoriche nel giardino di Boboli e cioè la Prudenza, Esculapio con Ippolito morente, l'Autunno, Higea, Fauna e Giove. Ritrasse inoltre vari personaggi dell'epoca a mezzobusto.
Altre sue opere si trovano a Pisa, dove scolpì alcuni dei rilievi per le nuove porte del Duomo. La sua attività di architetto si espresse nel portico della Basilica della Santissima Annunziata (1601). Il suo stile è personale, decisamente svincolato dal convulso manierismo di Giambologna. Le sue sculture sono più stilizzate, ma comunque eleganti. Con Pietro Tacca e Pietro Francavilla fu il principale scultore fiorentino che traghettò l'arte cittadina dal Cinquecento al Seicento. Morì a Firenze nel 1613.