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PITTORI: Orazio Calberti

Madonna della Cintura con Agostino, Monica e altri santi

Madonna della Cintura, Agostino, Monica e altri santi

 

 

ORAZIO CALBERTI

1606

Verrucchio, chiesa Collegiata di San Martino

 

Madonna della Cintura con Agostino, Monica e altri santi

 

 

 

 

La tela di Orazio Calberti, un pittore seicentesco, che raffigura la Madonna della Cintura con Santi, fra cui Agostino e Monica, si trova nella chiesa Collegiata di san Martino a Verrucchio. Il tema affrontato da Calberti è caro all'Ordine agostiniano che ne diffuse la venerazione in tutte le regioni dove avevano sede i suoi conventi. La scena dipinta dal pittore seicentesco è ampia, grandiosa, celebrativa, secondo il costume e i gusti del tempo: la Vergine, in una corona di angeli che offrono cinture nere, si erge maestosa in piedi su una nuvola a semiluna e porge con ambo le mani una cintura ad Agostino ed a Monica che sono inginocchiati ai due lati.

Sotto la nuvola uno stuolo di santi, un papa, vescovi, monaci e fedeli rivolgono lo sguardo verso l'alto, invitando i presenti a fare altrettanto. In mano reggono anch'essi una cintura nera. Agostino e Monica indossano la cocolla nera dell'ordine agostiniano. Agostino impugna il pastorale e in testa ha come copricapo la mitra. Il viso è maturo, con una folta barba bianca.   

 

L'episodio riprende le parole di Isaia Et erit Iustitia cingolum lomborum eius et Fides cingolum renum eius, che formano il riferimento teologico del culto della cintura, soprattutto in ambito agostiniano. Il culto mariano ha origini piuttosto antiche: già sant'Ambrogio nel IV sec. promosse un grande sviluppo della marianologia soprattutto in relazione alla Verginità della Madonna. L'eredità teologica mariana ambrosiana fu raccolta da Agostino e dai movimenti religiosi che a lui si ispirarono nei secoli successivi. Il culto mariano costituì un elemento unificante e di resistenza per occidentali e bizantini durante le fasi di espansione araba.

Sarà nel corso del VII secolo che i Franchi assumeranno su di sé questa missione riportandola ad esperienze puramente occidentali, grazie all'aiuto dei missionari delle isole britanniche e dell'Irlanda. Nei secoli precedenti era stato l'accordo tra Longobardi e Roma e diffonderne il culto in ogni città. Dal V secolo la Chiesa di Costantinopoli influì notevolmente sul culto mariano in Lombardia, soprattutto attraverso i monaci che hanno lasciato numerose testimonianze. All'epoca di san Carlo, dal 1560 al 1584, furono promosse nelle diverse parrocchie le istituzioni delle Confraternite del SS. Sacramento in collegamento a quelle già esistenti di ispirazione mariana.

Fra queste era particolarmente attiva la Confraternita della Madonna della Cintura o Confraternitas Cinturatorum. Proprio per l'influsso degli agostiniani, largamente presenti nel XVI secolo a Milano, tale confraternita prese il nome di Arciconfraternita dei Cinturati di S. Agostino e santa Monica sotto l'invocazione di Nostra Signora della Consolazione, ricordando così nella denominazione il fondatore del culto e sua madre. La prima grande festa in onore della Madonna della Cintura si tenne la prima domenica d'Avvento del 1575 in Roma con la partecipazione del papa, di cardinali e di una numerosa popolazione. Per secoli si continuò a celebrare questa festa la prima domenica di Avvento.

Papa Clemente X, con il breve Ex iniucto nobis del 27 marzo 1675, fissò la festa il giorno successivo a quello di S. Agostino. Nel 1700 è nota l'esistenza di confraternite della Madonna della Cintura in tutta Italia, in altre nazioni, nonché a Tagaste.