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PITTORI: Maestro di Fano

Madonna della cintura con Agostino e Monica

Madonna della cintura con Agostino e Monica

 

 

MAESTRO DI FANO

1690-1699

Fano, Curia vescovile

 

Madonna della cintura con Agostino e Monica

 

 

 

La tavola è opera di un pittore anonimo, che ha eseguito una copia di un'opera di Simone Cantarini. Il tema del quadro è la Madonna della cintura. Attualmente la tela è conservata a Fano, in deposito presso la Curia vescovile.

Di quest'opera si hanno diverse notizie: "sopra il terzo altare a cornu evangeli", il Borgogelli vede, meglio sarebbe dire crede di ricordare nella chiesa di sant'Agostino a Fano, "una copia della Madonna della cintura con sant'Agostino e santa Monica di Simon Cantarini di Pesaro (1612-1648)". Si tratta sicuramente di un lapsus, perché l'altare con il dipinto della Madonna della cintura non si trovava a cornu evangeli, ma a cornu epistolae, e cioè sopra il terzo altare di destra, quello vicino alla Cappella di san Tommaso da Villanova.

La copia fu ripresa da quella dipinta dal Cantarini per la chiesa di Brettino.

La tavola, come l'originale, raffigura la Vergine con il Bambino in gloria mentre porge la cintura a santa Monica, madre di Agostino, che la affianca con le braccia aperte. Si tratta di un tema iconografico della Controriforma particolarmente caro agli agostiniani, diffuso largamente nelle Marche, dove si trova il Santuario di Tolentino.

L'episodio riprende le parole di Isaia Et erit Iustitia cingolum lomborum eius et Fides cingolum renum eius, che formano il riferimento teologico del culto della cintura, soprattutto in ambito agostiniano. Il culto mariano ha origini piuttosto antiche: già sant'Ambrogio nel IV sec. promosse un grande sviluppo della marianologia soprattutto in relazione alla Verginità della Madonna. L'eredità teologica mariana ambrosiana fu raccolta da Agostino e dai movimenti religiosi che a lui si ispirarono nei secoli successivi. Il culto mariano costituì un elemento unificante e di resistenza per occidentali e bizantini durante le fasi di espansione araba. Sarà nel corso del VII secolo che i Franchi assumeranno su di sé questa missione riportandola ad esperienze puramente occidentali, grazie all'aiuto dei missionari delle isole britanniche e dell'Irlanda. Nei secoli precedenti era stato l'accordo tra Longobardi e Roma e diffonderne il culto in ogni città. Dal V secolo la Chiesa di Costantinopoli influì notevolmente sul culto mariano in Lombardia, soprattutto attraverso i monaci che hanno lasciato numerose testimonianze. All'epoca di san Carlo, dal 1560 al 1584, furono promosse nelle diverse parrocchie le istituzioni delle Confraternite del SS. Sacramento in collegamento a quelle già esistenti di ispirazione mariana. Fra queste era particolarmente attiva la Confraternita della Madonna della Cintura o Confraternitas Cinturatorum. Proprio per l'influsso degli agostiniani, largamente presenti nel XVI secolo a Milano, tale confraternita prese il nome di Arciconfraternita dei Cinturati di S. Agostino e santa Monica sotto l'invocazione di Nostra Signora della Consolazione, ricordando così nella denominazione il fondatore del culto e sua madre. La prima grande festa in onore della Madonna della Cintura si tenne la prima domenica d'Avvento del 1575 in Roma con la partecipazione del papa, di cardinali e di una numerosa popolazione. Per secoli si continuò a celebrare questa festa la prima domenica di Avvento. Papa Clemente X, con il breve Ex iniucto nobis del 27 marzo 1675, fissò la festa il giorno successivo a quello di S. Agostino. Nel 1700 è nota l'esistenza di confraternite della Madonna della Cintura in tutta Italia, in altre nazioni, nonché a Tagaste.