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PITTORI: Maestro di Carasso

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa con san Gregorio Magno

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa con san Gregorio Magno

 

 

MAESTRO DI CARASSO

1607

Monte Carasso, chiesa di san Bernardo

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

L'affresco si trova nel coro della chiesetta di San Bernardo a Monte Carasso, in Svizzera  Il coro fu affrescato nel 1607 con numerose scene fra cui si riconoscono: una grande Crocifissione e una scena della vita di San Bernardo. Sull'arco si può osservare una Annunciazione, mentre nelle vele della volta sono stati raffigurati gli Evangelisti (il leone per Marco e il bue per Luca, L'Aquila e Giovanni per l'angioletto per Matteo) e i quattro Dottori della Chiesa: sant'Agostino e san Gregorio Magno con la tiara papale e la Colomba ispiratrice, sant'Ambrogio con lo staffile a tre steli e san Gerolamo nella sua dignità cardinalizia.

Le origini della chiesa, un oratorio romanico, risalgono alla fine dell'XI o all'inizio del XII secolo.

La prima costruzione, un edificio con navata rettangolare e abside semicircolare, fu abbellita verso la fine del Trecento con un affresco raffigurante la Madonna in trono, mentre nel 1427 raffigurazioni sacre e profane furono decorate sulla parete settentrionale da un anonimo pittore. Nella seconda metà del Quattrocento fu allungata la navata, aggiunto il portico e probabilmente eretto il campanile. Una seconda campagna pittorica portò ad affrescare le nuove pareti e a rinnovare qualche vecchio dipinto: il compito fu affidato alla bottega luganese di Cristoforo e Nicolao da Seregno, molto attiva nella regione ticinese fino al 1480-90. Diversi cambiamenti si susseguirono nel secolo successivo: a sud fu aperta una cappella; il portico fu affrescato; negli ultimi anni del secolo fu demolita la vecchia abside e ne fu costruita una nuova, arricchita qualche anno più tardi da dipinti.

La facciata della chiesa è preceduta da un portico che conserva i dipinti del 1582 che raffigurano l'Ascensione e Dio Padre, sulla destra ci sono i Santi Bernardino e Maddalena, mentre sulla sinistra si vedono San Maurizio, o Vittore, e il patrono San Bernardo, segnati dai graffiti lasciati da fedeli e viandanti. Sulla parete a sud c'è un grande S. Cristoforo della fine Trecento. Dietro la chiesa si trova una cappella-ossario. La chiesa di San Bernardo sorge su uno spiazzo tra i boschi sopra Monte Carasso, a circa 600 d'altezza. Oggi è isolata e lontana dall'abitato ma un tempo era attivamente inserita nella vita del villaggio che vedeva i suoi nuclei sparsi su un ampio territorio.

Sulla controfacciata all'interno si vedono Cristo nel sepolcro tra due angeli e alcune figure di santi: a sinistra della porta troviamo le eleganti raffigurazioni di Mamete, Margherita che schiaccia il drago e Guido con la palma da dattero; a destra ci sono Sebastiano con frecce e spada, Nazario e Celso. Le cornici sono quelle caratteristiche della bottega dei Seregnesi (XV secolo); si tratta probabilmente di dipinti votivi. Sulla parete a nord spicca una grande Ultima cena, attribuita come i due santi a sinistra (Teodolo e Bernardino) a Cristoforo da Seregno (1450). In essa si coglie l'attenzione dell'artista per i particolari ricondotti alla realtà locale (i granchi di fiume, le ciliegie). Una cornice unisce l'Adorazione dei Magi, alcuni Santi (Anna, Michele, Maurizio, Maddalena e Caterina) e la Crocifissione. Come l'interessante serie dei mesi situata nella zona inferiore sono datati 1427. Più a destra un santo vescovo, forse Eusebio, di qualche anno posteriore.

Il coro fu affrescato nel 1607: una grande Crocifissione, scene della vita di San Bernardo, sull'arco l'Annunciazione, nelle vele della volta Evangelisti e Dottori della Chiesa. Proseguendo, sulla parete a sud si vedono alcuni Santi, sopra la porta il tragico martirio di Santa Apollonia (1480 circa, attribuito a Nicolao da Seregno) e la Madonna del latte trecentesca. Nella cappella laterale sono raffigurate scene della vita di S. Nicolao e alcuni Santi (1565). Molto interessante la Trinità tra Santi (Agata e Lorenzo a sinistra, Martino e Giovan Battista a destra), dovuta probabilmente a Cristoforo da Seregno. Seguono San Bernardo che tiene il diavolo in catene, santa Liberata protettrice delle partorienti, i Santi Defendente, Lucia, Stefano ed Elena (affresco votivo della bottega dei Seregnesi).

Nelle vicinanze sorgeva un antico convento di monache Agostiniane, risalente al XV-XVI secolo che è stato restaurato negli anni 1990-93 secondo un progetto dell'arch. L. Snozzi che gli ha restituito l'aspetto originario, con la corte interna e le arcate.