Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Maestro di Castelfidardo

PITTORI: Maestro di Castelfidardo

Madonna della Cintura con Monica e Agostino

Madonna della Cintura con Monica e Agostino

 

 

MAESTRO DI CASTELFIDARDO

1680-1690

Castelfidardo, chiesa di sant'Agostino

 

Madonna della Cintura con Monica e Agostino

 

 

 

La pala raffigura una celebre e diffusa iconografia nel mondo agostiniano. Precisamente rappresenta la consegna ad Agostino e Monica della sacra cintura da parte della Vergine e del Bambino. L'anonimo pittore ha disposto la Modanna con il braccio il Bambino nella fascia superiore, contornati da angeli, che a loro volta tengono fra le mani una cintura. La vergine con la mano sinistra dono il sacro cingolo a Monica, mentre il Bambino lo offre a sant'Agostino. Monica ed Agostino sono entrambi inginocchiati e levano verso l'alto l'una la mano destra e l'altro la mano sinistra per ricevere il dono che viene loro offerto. Agostino indossa un piviale ricamato accuratamente, ma sotto si intravede apertamente la presenza della tunica nera dei monaci agostiniani. Anche Monica indossa l'abito nero delle monache agostiniane secondo una consuetudine consolidata all'interno dell'ordine che vuole l'uno e l'altro fondatori del monachesimo che segue la sua regola.

Agostino, che mette la mano destra sul petto, non porta in testa la mitra, né si vede il bastone pastorale. Il suo volto ha un aspetto vegliardo, con una folta barba che gli copre il mento.

 

 

La festa della Madonna della Cintura viene celebrata la prima domenica dopo il 28 agosto, memoria di sant'Agostino. La devozione alla Vergine della Cintura, secondo la tradizione, è nata dal desiderio di Santa Monica di imitare Maria anche nel modo di vestire: Monica infatti avrebbe chiesto alla Madonna di farle conoscere quale era il Suo abbigliamento durante la Sua vedovanza e, soprattutto, come vestiva dopo l'ascesa al cielo di Gesù. La Vergine, accontentandola, le apparve coperta da un'ampia veste di stoffa dozzinale, dal taglio semplice e di colore molto scuro, ossia in un abito totalmente dimesso e penitenziale. La veste era stretta in vita da una rozza cintura in pelle che scendeva quasi fino a terra. Maria, slacciatasi la cintura, la porse a Monica raccomandandosi di portarla sempre e le chiese di invitare tutti coloro che desideravano il Suo particolare patrocinio ad indossarla. Fra i primi ci fu sant'Agostino e, poco per volta, la cintura divenne uno dei tratti distintivi dell'ordine degli Agostiniani e di quanti hanno regole di vita che traggono spunto da sant'Agostino.

 

La costruzione della chiesa iniziò nel 1490 per volere di Pier Simone Puccetti Montemanno. L'edificio con la chiesa e il convento che oggi si ergono su un poggio ai piedi del centro murato di Castelfidardo probabilmente fu innalzato sulle rovine di un'altra chiesa, quella dell'Angelo. La nuova chiesa venne dedicata all'Annunciazione di Maria Vergine. Solo intorno al 1501 venne chiesta l'autorizzazione per costruire presso la chiesa anche un convento. Nel 1560 gli edifici furono lasciati ai Padri Agostiniani della cui presenza a Castelfidardo si ha qualche testimonianza già nel 1512. Il 15 aprile del 1571 iniziò la costruzione del nuovo edificio sulle fondamenta dell'altra chiesa. Verrà popolarmente chiamata S. Agostino per l'ordine di appartenenza dei padri che l'officiavano. Le architetture fanno ritenere che il convento e la chiesa degli Agostiniani sono opera, nel progetto complessivo e nella sua conseguente realizzazione, di Francesco Maria Ciaraffoni.

Chiesa e convento si presentano come un edificio compatto, anche se alquanto verticalizzato rispetto alla lunghezza. L'interno della chiesa è ad una navata e presenta un interessante Altare Maggiore in marmi policromi pregiati che è sovrastato da un bassorilievo rappresentante lo Spirito Santo.