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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Maestro di ChalamontPITTORI: Maestro di Chalamont
Agostino in estasi con Monica e Nicola da Tolentino
MAESTRO DI CHALAMONT
1630-1650
Chalamont, chiesa della Vergine Assunta
Agostino in estasi con Monica e Nicola da Tolentino
Il quadro, un olio su tela delle dimensioni di 180x130 cm, si trova nella chiesa di Chalamont, un paese a circa 25 km da Bourg-en-Bresse. La scena principale è occupata da sant'Agostino in estasi, sorretto da due angeli. A sinistra troviamo Monica (la scritta indica S.te Monique) mentre a destra è affiancato da san Nicola da Tolentino (S. Nicolas). Monica ha le mani incrociate sul petto e il volto rivolto verso l'alto dove appare Iddio Padre e indossa la veste delle religiose agostiniane. San Nicola da Tolentino ha in capo tonsurato, indossa il saio nero agostiniano ed è inginocchiato con le mani giunte. Due coroe, una bianca e una rossa, sono poste dinanzi a lui. Al livello superiore un angioletto gli porge un ramo di giglio. L'opera nel suo complesso è una copia, con diverse varianti, di una analoga pala dipinta da Antonio Van Dyck nel 1628 per la chiesa degli agostiniani ad Anversa.
In origine il quadro si trovava nella chiesa di san Rocco, consacrata nel 1629, demolita e ricostruita alla fine dell'Ottocento. La vecchia chiesa di San Rocco era angusta, povera, molto umida, incastonata nel mezzo delle case dell'attuale via della chiesa. L'attuale chiesa è invece grande, luminosa, sottile con le sue tre navate e la sua guglia alta che domina il villaggio. Il grande altare in marmo proviene dalla vecchia chiesa. Nel coro è conservato questo grande dipinto seicentesco. Altre opere presenti sono un grande Cristo probabilmente risalente al Cinquecento, quattro statue in legno dorato del XVII e XVIII secolo. I due altari laterali sono dedicati alla Vergine e a San Giuseppe.
La chiesa parrocchiale subentrò giurisdizionalmente all'abbazia benedettina di Ambronay pertanto non ha mai avuto legami particolari con gli agostiniani. Tuttavia la relativa vicinanza con il monastero di Brou può giustificare la presenza di questo quadro. Il suo autore è ignoto, anche se lo stile lascia intendere che si tratta di un pittore locale della metà del Seicento. Anche se la qualità è inferiore, certi elementi richiamano il sant'Anselmo e la Vergine, un quadro conservato nella cattedrale di Belley, datato 1633, che viene generalmente attribuito a Guillaume Perrier, un pittore di Lione che lavorò a Brou in quel periodo.