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SCULTORI: Maestro di Como

Agostino mostra la sua Regola

Agostino mostra la sua Regola

 

 

MAESTRO DI COMO

1650-1690

Como, chiesa di sant'Agostino

 

Agostino mostra la sua Regola

 

 

 

La statua, di anonimo scultore lombardo, forse appartenente alle maestranza locale dell'orizzonte artistico lombardo, è conservata nella chiesa di sant'Agostino a Como.

Fondata dagli Eremitani del Convento di San Tommaso presso Cipiglio nei primi anni del 1300, la chiesa agostiniana di Como rappresenta l'unico esempio di architettura ogivale di stile cistercense a Como. Al suo interno si conservano grandi cappelle e qualche residuo lacerto dell'antica decorazione a fresco così come quella della prima metà del Seicento. In uno dei due chiostri compaiono figure di santi affrescate nel primo Quattrocento. La chiesa fu ampliata nei secoli XVII-XVIII, e venne radicalmente ripristinata nel novecento.

La statua ci presenta un Agostino vestito da monaco dell'Ordine agostiniano con in testa una strano cappella che ricorda una mitra episcopale. Alla cintola si nota la tipica cintura dei frati agostiniani: con la mano destra accenna a una benedizione, mentre nella mano sinistra regge un libro aperto con l'incipit della sua regola.

Il santo ha un viso dall'espressione ancora giovanile, con uno sguardo intenso e penetrante. Una folta barba nera gli copre le guance.

L'episodio della consegna della regola ai frati agostiniani è un elemento diffuso nella iconografia agostiniana già a partire dai codici miniati del XIII secolo e fa seguito alla istituzione dell'Ordine agostiniano nel 1256. La consegna ha un valore altamente simbolico in quanto vuole esprimere la diretta dipendenza degli agostiniani da Agostino. L'Ordine agostiniano sarebbe, secondo questa concezione, il naturale prolungamento dell'esperienza monastica inaugurata da Agostino in Africa.

Alcuni studiosi concordano nell'attribuire a S. Agostino solo la Regula ad servos Dei; in epoca successiva questa Regula fu adattata al femminile e unita alla Lettera 211 che già conteneva indicazioni per le monache di Ippona. La Consensoria monachorum, invece, è stata attribuita ad un anonimo autore dell'ultimo periodo della letteratura visigotica in Galizia e scritta tra il 650 e il 711.

L'Ordo monasterii pur restando nella tradizione della vita agostiniana un documento di riferimento venerando, non è stato più attribuito ad Agostino già dalla critica rinascimentale.

Sulla data di stesura della Regula ad servos Dei ci sono diverse opinioni: una prima teoria indica come data probabile il 391, più o meno in coincidenza con la fondazione del primo monastero d'Ippona, il monastero dei laici; una seconda teoria indica il 400 in coincidenza con il De opere monachorum; una terza sposta la data addirittura fino al 427-428, dopo il De correptione et gratia, in coincidenza con la controversia sulla grazia sorta nel monastero di Adrumeto. La maggioranza degli studiosi, però, pensa sia stata scritta intorno al 400.