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Sepoltura di un cavaliere di S. Agostino e S. Stefano
MAESTRO DI CUZCO
1600-1630
Cuzco, Convento della Visitazione di Nostra Signora della Misericordia
Sepoltura di un cavaliere di S. Agostino e S. Stefano
Questa opera è conservato nel Convento della Visitazione di Nostra Signora della Misericordia a Cuzco in Perù. Realizzato ad olio su tela, delle dimensioni 105 x 337 cm, il quadro raffigura la Sepoltura di un cavaliere alla presenza di S. Agostino e S. Stefano.
L'episodio ricorda un fatto miracoloso che si tramandava fosse avvenuto in occasione della sepoltura di un nobile toledano.
La leggenda legata all'episodio descritto si riferisce a Gonzalo Don Ruiz de Toledo, secondo conte di Orgaz, chiamato il Santo. Nel corso della sua Sepoltura sarebbero apparsi visibilmente Santo Stefano e Sant'Agostino che lo accompagnano a ricevere il premio della vita eterna da Dio assieme ai suoi Santi. Una scrittura che ne parla è conservata negli Archivi di Simancas.
Don Gonzalo Ruiz da Toledo conte di Orgaz morì nel 1332, e El Greco rappresentò con una splendida tavola barocca la sua leggenda secondo la quale al momento della sua sepoltura apparvero Sant'Agostino e Santo Stefano a deporne il corpo nel sepolcro.
Legenda del quadro
Nella raffigurazione di Cuzco tuttavia la scenografia non riprende la struttura immaginata da El Greco ma segue una interpretazione che viene descritta nel cartiglio in basso a sinistra.
In questa rappresentazione dell'episodio viene narrata la storia che giustifica l'accaduto in un cartiglio in basso a sinistra che dice sostanzialmente questo: "Un cavaliere nobile e ricco, guardando dei bambini devoti ad Agostino viene a conoscenza che c'è necessità di costruire un convento, ma non si riesce a trovare il posto giusto. Il Cavaliere decide di donare un suo palazzo per poterne ricavare un convento. Quando molti anni dopo questo cavaliere morì, mentre desiderava essere sepolto nel convento, al suo funerale apparve Sant'Agostino vestito da Vescovo, accompagnato da Santo Stefano. Questi caricò il feretro dai piedi, mentre il Santo Vescovo lo prendeva per le spalle e così entrambi lo posero nella tomba. Lì il santo vescovo Agostino si espresse a voce alta: così paga Agostino chi lo serve, e scomparve ".
L'origine del convento della Visitazione di Nostra Signora della Misericordia è strettamente connesso con la conquista e l'evangelizzazione di Charcas e del Cile. La nuova fabbrica venne costruita dopo il devastante terremoto del 1650 da Francisco Chavez Dominguez e altri architetti, grazie alle donazioni di Dona Loai Usenda Bazan e suo marito Don Diego de Vargas Carvajal.