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PITTORI: Maestro di Durango

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI DURANGO

1662

Durango, Espacio Cultural San Agustín

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La statua si trova in una nicchia dell'antico Convento de San Agustín a Durango in Spagna. Questa struttura venne fondata nell'anno 1662. Il complesso, che comprende anche una chiesa, conserva sulla facciata questa nicchia con al suo interno la statua di sant'Agostino, la cui presenza dà il nome sia alla strada sia al teatro che al cosiddetto Spazio Culturale San Agustín. Questo spazio noto come San Agustin Kultur Gunea, è un luogo dove sono esposti tutti i tipi di arti dello spettacolo, che fa parte della rete basca dei teatri. Ad esempio vengono organizzate qui tutti i tipi di teatro, musica e danza e ha anche un programma di arti di strada.

La statua del santo è ancora abbastanza ben conservata e ci restituisce una immagine di Agostino tradizionale, nelle sue vesti episcopali, con una elegante mitra in testa e un esile bastone pastorale nella mano destra. nella mano sinistra Agostino regge il modello di una chiesa che richiama quella cittadina dedicata al santo.

Il volto del santo esprime una forte emotività, con gli occhi e la bocca leggermente spalancati. Una lunga barba riccioluta che gli scende fin sul petto rende la sua figura ancora più espressivamente matura.

 

La presenza agostiniana a Durango è nota anche nel Convento di Santa Susanna che venne fondato nel 1586 da una comunità di monache agostiniane. Fu distrutto nel bombardamenti di Durango e ricostruito dopo la guerra. La struttura conserva alcune antiche caratteristiche come il portico colonnato a tre archi, la nicchia tra due pilastri in cui si trova l'immagine di Santa Susanna e il campanile.

 

8. 1. Ma il beato Valerio, ormai vecchio, che più degli altri esultava e rendeva grazie a Dio per avergli concesso quello speciale beneficio, considerando quale sia l'animo umano, cominciò a temere che Agostino fosse richiesto come vescovo da qualche altra chiesa rimasta priva di pastore, e così gli fosse tolto. E ciò sarebbe già accaduto, se il vescovo, che era venuto a sapere la cosa, non lo avesse fatto trasferire in un luogo nascosto, sì che quelli che lo cercavano non riuscirono a trovarlo.

8. 2. Il santo vecchio, vieppiù timoroso e ben consapevole di essere ormai molto indebolito per le condizioni del corpo e per l'età, scrisse in modo riservato al primate di Africa, il vescovo di Cartagine: faceva presente la debolezza del corpo e il peso degli anni e chiedeva che Agostino fosse ordinato vescovo della chiesa d'Ippona, sì da essere non tanto suo successore sulla cattedra bensì vescovo insieme con lui. Di risposta ottenne ciò che desiderava e chiedeva insistentemente.

8. 3. Qualche tempo dopo, essendo venuto Megalio, vescovo di Calama e allora primate della Numidia, per visitare dietro sua richiesta la chiesa d'Ippona, Valerio, senza che alcuno se l'aspettasse, presenta la sua intenzione ai vescovi che allora si trovavano lì per caso, a tutto il clero d'Ippona ed a tutto il popolo. Tutti si rallegrarono per quanto avevano udito e a gran voce e col massimo entusiasmo chiesero che la cosa fosse messa subito in atto: invece il prete Agostino rifiutava di ricevere l'episcopato contro il costume della chiesa, mentre era ancora vivo il suo vescovo.

8. 4. Allora tutti si dettero a persuaderlo, dicendo che quel modo di procedere era d'uso comune e richiamando esempi di chiese africane e d'oltremare a lui che di tutto ciò era all'oscuro: infine, pressato e costretto, Agostino acconsentì e ricevette l'ordinazione alla dignità maggiore.

8. 5. Successivamente egli affermò a voce e scrisse che non avrebbe dovuto essere ordinato mentre era vivo il suo vescovo, perché questo era vietato dalla deliberazione di un concilio ecumenico, che egli aveva appreso soltanto dopo essere stato ordinato: perciò non volle che fosse fatto ad altri ciò che si doleva essere stato fatto a lui.

8. 6. Di conseguenza si adoperò perché da concili episcopali fosse deliberato che coloro che ordinavano dovevano far conoscere a coloro che dovevano essere ordinati o anche erano stati ordinati tutte le deliberazioni episcopali: e così fu fatto.

POSSIDIO, Vita di Agostino, 8, 1-6