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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Carlo Lorenzo FarinolePITTORI: Carlo Lorenzo Farinole
Particolare di sant'Agostino
CARLO LORENZO FARINOLE
1690-1700
Bastia, Oratorio della Santa Croce
Madonna della cintura con i santi Agostino e Monica
Il quadro è conservato a Bastia nell'Oratorio della Santa Croce e raffigura La Vergine col Bambino mentre consegna la cintura a sant'Agostino e santa Monica alla presenza di devoti. L'opera è attribuita a Carlo Lorenzo Farinole, un pittore di Bastia che fu attivo dal 1670 al 1710. La scena è alquanto popolata da personaggi. Al livello superiore la Vergine assisa sulle nuvole con in braccio il Bambino è attorniata da un gran numero di angioletti mentre sta offrendo la cintura di cuoio ad Agostino. Il Bambino offre a sua volta la cintura a Monica. Sia Agostino che la madre Monica indossano gli abiti propri dell'ordine agostiniano, secondo una consuetudine di lunga durata che li vuole fondatori dell'ordine stesso.
Due angeli in basso portano gli attributi episcopali del santo: il bastone pastorale e la mitra. Una nutrita folla di fedeli assiste alla scena con devozione. Agostino mette la mano sinistra sul petto per esprimere il suo amore filiale per la Vergine e altrettanto fa Monica. il volto di Agostino ci rivela una persona ormai matura e vanti negli anni, con una folta barba grigia sul mento. Più giovanile appare il volto di Monica, il cui sguardo è profondo ed intenso.
La presenza di questo quadro e soprattutto del soggetto va forse riferito alla presenza di una confraternita di cinturati. Andrea della Rocca vescovo di mariana e Accia dal 1707 al 1720 apparteneva ai Canonici regolari lateranensi, presso cui questa devozione è diffusa. Inoltre il terreno su cui venne costruito l'Oratorio apparteneva a questa congregazione, i cui confratelli di Bastia l'avevano acquisita con un pagamento annuale di due lire di cera raffinata. Sono note le documentazioni del pagamento portate a Roma nel 1755 da Innocenzo Sarri.
L'oratorio della Santissima Annunziata, meglio conosciuto come oratorio di Santa Croce, sorge nel quartiere di Terra Nuova a Bastia. Fu edificato nel 1543 dalla confraternita della Santa Croce e nel Seicento fu ricostruito nelle forme attuali. Gravemente danneggiato durante il bombardamento navale inglese del 1745, l'interno dell'edificio dovette essere completamente rifatto. Tra il 1758 ed il 1775 furono realizzati gli sfarzosi stucchi interni, realizzati secondo i canoni del barocco genovese a opera di artisti liguri e corsi. L'oratorio presenta una semplice facciata a capanna, con quattro finestre disposte su due ordini differenti. L'interno presenta una sola navata sormontata da sei campate ed è finemente decorato con stucchi dorati, arabeschi e angeli su sfondo azzurro. Nella cappella del Santissimo Crocifisso dei Miracoli si trova un crocifisso, localmente conosciuto come u Cristu negru, che la tradizione vuole sia stato scoperto in mare da alcuni pescatori nel 1428. La pala d'altare datata 1630 raffigura l'Annunziata ed è opera del pittore fiorentino Giovanni Bilivert.
Carlo Lorenzo Farinole
Carlo Lorenzo Farinole nacque verso il 1645-1647. Suo padre era un falegname-ebanista. Carlo Lorenzo, ricco e stimato, fu eletto più volte nel consiglio dei Nobili Trenta tra il 1684 e il 1713, anno della sua morte. Esponente della scuola di pittori corse dell'epoca, dipinse molti quadri. Tra questi si ricordano la pala d'altare "L'intercessione della Vergine presso la Santissima Trinità per le anime del purgatorio" per la chiesa del Mausoleo nel 1680, un grande dipinto "San Pancrazio e Sant'Erasmo ai piedi del Santissimo Sacramento" per la chiesa di Olmeta di Capi Corsu del 1682.
Il figlio Saverio, anch'egli pittore, attivo dal 1728 al 1760, produsse numerose opere, tra cui la "La lavanda dei piedi (Oratorio della Confraternita della Santa Croce), "San Giacomo Maggiore che predica davanti alla folla" (chiesa di Penta di Casinca), diverse stazioni della Via Crucis in 14 piccoli dipinti (chiese di Monte, Feliceto, San Giovanni de Moriani) e il grande medaglione centrale della volta della Confraternita della Santa Croce raffigurante "L'Annunciazione" nel 1758.
Altri due suoi figli, Luigi e Michele, furono entrambi canonici della cattedrale di Bastia. Luigi fu vicario generale della diocesi di Mariana mentre Michele fu rettore generale del seminario di Bastia.