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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Scuola Veneta seicentescaPITTORI: Scuola Veneta seicentesca
Madonna della Cintura con Monica
e Agostino
SCUOLA VENETA SEICENTESCA
1690-1700
Favaro Veneto, chiesa di S. Andrea
Madonna della Cintura con Agostino e Monica
La pala, olio su tela, di autore ignoto, rappresenta una scena che ha avuto una grande fortuna nella iconografia agostiniana e cioè la consegna della Cintura che la Madonna offre ad Agostino e Monica. L'opera è stata eseguita sul finire del Seicento da un autore ignoto di scuola pittorica veneta. L'opera è conservata nella chiesa di Sant'Andrea che sembra sia stata eretta dopo la guerra di Chioggia (1378-1381).
Vi avevano sede diverse confraternite tra cui quella della Cintura, che probabilmente commissionò il quadro. La scena ha un geometria triangolare con al vertice la Vergine e alla base le figura di Agostino e Monica. Agostino rivolge lo sguardo verso la Vergine con una espressione estasiata mentre sta scrivendo. Ha un viso maturo, una folta barba e una incipiente calvizie. Un angioletto in mezzo gli regge la mitra: Monica lo sta guardando con tenerezza con le mani ripiegate sul petto in atto di preghiera.
Indossa l'abito nero delle monache agostiniane. In alto la Vergine siede trionfante su una nuvola con ai suoi lati degli angioletti. Con la mano regge una cintura che sta per offrire ai due santi.
L'episodio riprende le parole di Isaia Et erit Iustitia cingolum lomborum eius et Fides cingolum renum eius, che formano il riferimento teologico del culto della cintura, soprattutto in ambito agostiniano. Il culto mariano ha origini piuttosto antiche: già sant'Ambrogio nel IV sec. promosse un grande sviluppo della marianologia soprattutto in relazione alla Verginità della Madonna. L'eredità teologica mariana ambrosiana fu raccolta da Agostino e dai movimenti religiosi che a lui si ispirarono nei secoli successivi. Il culto mariano costituì un elemento unificante e di resistenza per occidentali e bizantini durante le fasi di espansione araba.
Sarà nel corso del VII secolo che i Franchi assumeranno su di sé questa missione riportandola ad esperienze puramente occidentali, grazie all'aiuto dei missionari delle isole britanniche e dell'Irlanda. Nei secoli precedenti era stato l'accordo tra Longobardi e Roma e diffonderne il culto in ogni città. Dal V secolo la Chiesa di Costantinopoli influì notevolmente sul culto mariano in Lombardia, soprattutto attraverso i monaci che hanno lasciato numerose testimonianze. All'epoca di san Carlo, dal 1560 al 1584, furono promosse nelle diverse parrocchie le istituzioni delle Confraternite del SS. Sacramento in collegamento a quelle già esistenti di ispirazione mariana.
Fra queste era particolarmente attiva la Confraternita della Madonna della Cintura o Confraternitas Cinturatorum. Proprio per l'influsso degli agostiniani, largamente presenti nel XVI secolo a Milano, tale confraternita prese il nome di Arciconfraternita dei Cinturati di S. Agostino e santa Monica sotto l'invocazione di Nostra Signora della Consolazione, ricordando così nella denominazione il fondatore del culto e sua madre. La prima grande festa in onore della Madonna della Cintura si tenne la prima domenica d'Avvento del 1575 in Roma con la partecipazione del papa, di cardinali e di una numerosa popolazione. Per secoli si continuò a celebrare questa festa la prima domenica di Avvento.
Papa Clemente X, con il breve Ex iniucto nobis del 27 marzo 1675, fissò la festa il giorno successivo a quello di S. Agostino. Nel 1700 è nota l'esistenza di confraternite della Madonna della Cintura in tutta Italia, in altre nazioni, nonché a Tagaste.