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PITTORI: Maestro di Feltre

Il miracolo delle locuste

Il miracolo delle locuste

 

 

MAESTRO DI FELTRE

1687

Feltre, chiesa di Ognissanti

 

Il miracolo delle locuste

 

 

 

La scena descrive un episodio miracoloso attribuito ad Agostino che così viene narrato da Luigi Torelli a metà Seicento in un volume dei "Secoli Agostiniani" pubblicato a Bologna:

"12 - Fece anche in quest'Anno medesimo, come comunemente riferiscono il Bzovio, il Marquez, Lodovico de Angelis, il Lancilotto, il Romano, l'Errera, et altri, un beneficio miracoloso all'insigne Città di Toledo, il nostro glorioso Padre S. Agostino, e fu in questa maniera. Eransi in quest'Anno procreate nelle vaste Campagne di questa Roma di Spagna, in numero così innumerabile, le Locuste, che minacciavano non solo di distruggere ben presto le biade, et affamare il Paese, ma di riempirlo ancora d'un horrida peste, perochè que' portentosi Animalucci, doppo che havevano ben ben mangiato, poco doppo crepavano, e putrefacendosi, in un momento cagionavano un fettore intollerabile, il che era manifesto inditio di doversi ben tosto appestare quel nobile Paese. Per la qual cosa i Toletani, come che gran divotione havevano al nostro Santo Padre, così pensarono d'implorare il suo Celeste aiuto, come fecero, facendo Voto se li liberava da quell'imminente pericolo di gire ogn'Anno processionalmente alla sua Chiesa, a rendere le dovute gratie a Dio, et a lui, per un così segnalato beneficio; né furono vane le preghiere, et i voti, perochè di repente fu da tutto il Popolo veduto il Santo Dottore in habito di Eremitano, con il Piviale però, il Baculo, e la Mitra, comparire in aria, e con virtù di Paradiso, fece che tutti que' brutti Animali gissero a precipitarsi nel Tago vicino; dal qual beneficio singolare soprafatti i Toletani, come raddoppiarono la loro divotione, e pietà verso di così gran Patriarca, così cominciarono a soddisfare al Voto fatto, e l'hanno poi sempre proseguito fino al giorno d'hoggi; e F. Lodovico de gli Angeli, dice, che in un antico Libro in pergameno, della S. Chiesa di Toledo, vi si legge questa nota: Hac die est nobis obligatio faciendi Processionem usque ad Monasterium S. Augustini, ex Voto facto pro Locusta."

 

Alto 160 cm e largo 410, il dipinto illustra la scena della apparizione di Agostino in una nuvola per debellare il flagello delle locusta mentre si sta svolgendo una processione con il vescovo, i chierici e i notabili della città, che invocano e ringraziano il santo. Nella fascia sottostante la lunetta si legge a lettere capitali la scritta esplicativa: STUOLI INUMERABILI DI LOCUSTE DESRTAVANO LA MISERA SPAGNA ET PERCIO' SUPPLICATO IL SANTO DAL CLERO DI TOLEDO FU VIDUTO EREMITICO AMMANTO PROFONDAR NEL FIUME TAGO LI SQUADRON VOLANTI DE QUEI INFESTI ANIMALI.

 

 

La ex chiesa di Ognissanti si trova nel Borgo Ruga a Feltre. Il convento di Ognissanti, che apparteneva ai padri Eremitani di S. Agostino, sorse probabilmente agli inizi del Trecento.

Nel 1509-1510, nel corso della guerra della lega di Cambrai, il convento e la chiesa subirono gravi danni per un incendio appiccato dalle truppe austriache di Massimilano. Le due strutture vennero presto restaurate, soprattutto grazie all'opera del padre Girolamo Damino.

La famiglia agostiniana era composta esclusivamente da cittadini di Feltre. I forestieri che desideravano entrare in convento dovevano prima ottenere la cittadinanza feltrina.

Nel 1768 il convento fu soppresso dalla Repubblica Veneta e nel 1775 l'edificio entrò a far parte dell'Ospedale di Santa Maria del Prato. La chiesa, sconsacrata, inserita nelle strutture già adibite a sezione neuro psichiatrica dell'ospedale, ora funge da campus universitario. L'interno della chiesa è costituito da un'unica ampia navata con capriate lignee. Dall'intonaco sulla destra sono emersi lacerti di affreschi del Trecento e Quattrocento. Sulla parete absidale di fondo compare un affresco cinquecentesco con il Compianto di Cristo. L'altare maggiore in marmo policromo è sormontato da un tabernacolo con figurine di putti.

La semplice facciata presenta a sinistra del portale il sarcofago Rainoni finemente decorato e sormontato da un baldacchino.