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PITTORI: Louis Galloche

Traslazione delle spoglie di Agostino

Traslazione delle spoglie di Agostino

 

 

GALLOCHE LOUIS

1698

Parigi, Museo Carnavalet

 

Traslazione delle spoglie di Agostino

 

 

 

 

Tra le opere di Galloche a tema religioso è celebre il suo dipinto che propone la Traslazione delle reliquie di sant'Agostino a Pavia. Questa pittura ai suoi tempi era considerata il suo capolavoro e una delle migliori opere della scuola francese. Eseguito per il refettorio dei Petits-Pères, gli Agostiniani Scalzi vicino a Place des Victoires, Pigalle si accorse che quel dipinto, pagato a Galloche soltanto cinquanta scudi, cominciava a deteriorarsi nel refettorio a causa del fumo dei cibi, ed esortò i monaci a rimuoverlo e a riporlo nella loro sagrestia.

Qui vediamo riprodotto il bozzetto relativo alla traslazione delle reliquie di sant'Agostino, realizzato verso il 1698, che oggi è conservato nel Museo Museo Carnavalet di Parigi. La struttura della composizione è stata rivisitata dall'autore rispetto ad analoghe raffigurazioni precedenti come la stampa di Schelte da Bolswert o il Maestro di Corciano. Il feretro di Agostino procede solennemente in processione seguito da un vescovo entro un'ala di folla che lo invoca.

 

 

Louis Galloche

Nasce a Parigi nel 1670, figlio di Charles Galloche e Jeanne Martinet. Abbandonati gli studi ecclesiastici, entrò dapprima nello studio di un notaio e successivamente in quello di un maestro di disegno. Infine divenne apprendista nello studio di Louis de Boullogne, primo pittore del re. A 24 anni lo studio e l'impegno gli permisero di acquisire le competenze necessarie per vincere nel 1695 il primo premio di pittura per una grande composizione. Ciò gli permise di trascorrere alcuni anni a Roma. Di ritorno in Francia sostò a Venezia, dove si esercitò intensamente nel disegno.

Tornato a Parigi, apre un proprio studio e accoglie come assistente François Lemoine. In questo periodo dipinse vari soggetti e paesaggi profani, pochi ritratti e molte immagini religiose.

Galloche sposò Louise Catherine Maillard, figlia di un commerciante di pellicce che gli portò in dote 40.000 lire. Sotto la reggenza di Filippo II, duca d'Orléans, ottenne una pensione di 500 sterline e il marchese di Marigny gli concesse alloggio nelle gallerie del Louvre. Galloche aveva allora 80 anni e compose per gli studenti dell'Accademia cinque lezioni, nelle quali sviluppò tutta la teoria della sua arte. La prima lezione si occupava del disegno e insisteva sull'importanza dello studio dell'antico. Raccomandò lo studio anatomico, non solo dei morti, ma anche dei vivi. La seconda ruotava intorno al colore, con la conoscenza del chiaroscuro e la copiatura dei dipinti dei migliori maestri. Le sue ultime tre lezioni contengono commenti sui dipinti dei grandi maestri e si concludono con l'individuazione di un percorso artistico ad uso degli alunni, che si sarebbero recati in Italia. All'età di novant'anni Galloche morì nel suo alloggio nelle gallerie del Louvre e fu sepolto nella chiesa di Saint-Germain-l'Auxerrois.