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Sant'Agostino vescovo e cardioforo
MAESTRO POLACCO
1645
Danzica, Cattedrale di Oliwa della Santissima Trinità, Beata Vergine Maria e San Bernardo
Sant'Agostino vescovo e cardioforo
Il santo ha un aspetto giovanile con una folta barba grigiastra che gli copre il mento fino al petto. Nella mano sinistra regge un cuore, mentre la destra è rivolta ai fedeli per attirare la loro attenzione.
Alla base della statua la scritta S. AVGVSTINVS chiarisce l'identità del personaggio raffigurato, indipendentemente dai simboli iconografici che lo specificano con chiarezza.
La basilica arcicattedrale di Danzica-Oliwa è il principale luogo di culto della città di Danzica. E' sede vescovile dell'Arcidiocesi di Danzica e si trova nel quartiere di Oliwa.
L'arcicattedrale si presenta a tre navate con un transetto e una chiusura sui lati del presbiterio, arricchito da un deambulatorio. La facciata della basilica è fiancheggiata da due torri alte 46 metri ciascuna. La facciata presenta un portale barocco del 1688, assieme a tre finestre di diverse dimensioni. L'incrocio delle navate è sovrastato da un campanile, un elemento tipico dell'architettura cistercense. Le dimensioni della chiesa (19 m di larghezza e 107 m di lunghezza) la rendono la più lunga del mondo fra quelle di origine cistercense. Contiene opere d'arte rinascimentali, barocche, rococò e classiche di grande valore artistico.
Fu Sambor I di Danzica, figlio di Subisław I, duca di Pomerania, a fondare il monastero cistercense dal titolo "Beatae Mariae de Oliva" o "ad montem Olivarum", e dal XII secolo troviamo la definizione "Monasterium sanctae dei genitricis et Virginis Mariae de Oliva". Dopo un incendio, la chiesa fu ricostruita e ampliata nel 1234, ma venne ben presto distrutta da un'altra incursione prussiana. Nel 1350 fu un incendio a distruggere la chiesa e il monastero, che furono ricostruiti nell'attuale forma nella seconda metà del XIV secolo.
Tutti i 23 altari della cattedrale sono di grande valore storico. Sono principalmente in stile barocco e rococò, con grande uso di marmo. L'iconografia incarna molti dei principi fondamentali della Chiesa post-tridentina. Il più importante è l'attuale altare maggiore (1688), che è la più importante opera barocca d'arte in Pomerania. Le pale degli altari, del presbiterio e della navata principale sono state eseguite da famosi artisti del XVII secolo, quali Herman Han (1574-1628), Adolf Boy (1612-1680), Andrzej Stech (1635-1697) e Andreas Schlütera (1660-1714). L'interno custodisce anche le cappelle rococò della Santa Croce e di San Giovanni Nepomuceno, un ambone, lapidi, epitaffi, la tomba dei Duchi di Pomerania, la tomba di famiglia di Kos, la cripta del vescovo, antichi lampadari, e molti altri oggetti antichi, tra cui un reliquiario di grande valore storico, perché mostra la Madonna di Oliwa con Gesù Bambino. Il reliquiario viene sempre esposto durante il pellegrinaggio a piedi annuale al Calvario di Wejherowo.