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Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Maestro di GriffenPITTORI: Maestro di Griffen
Agostino cardioforo
MAESTRO DI GRIFFEN
1680-1690
Griffen, Collegiata dell'Assunzione di Maria
Agostino cardioforo
Sul cestello del pulpito barocco della chiesa nuova si trovano le piccole statue dei Padri della Chiesa. Agostino è raffigurato seduto su una grande sedia nelle sue vesti episcopali. In testa porta una preziosa mitra arricchita da gemme preziose di vario colore. Il piviale lo ricopre interamente e i suoi panneggi lo avvolgono con grazia e dinamicità di movimento. Nella mano destra regge un libro aperto che poggia sulla gamba con scritto QUI CREDIT ACCEDIT. La mano sinistra invece è alzata verso l'alto e regge un grande cuore rosso fiammante, tipico simbolo barocco dell'iconografia agostiniana. la mani del santo sono rivestite da guanti dorati, come tutto il piviale. Il volto del santo ha un aspetto ancora giovanile, con una folta barba nera e lo sguardo estasiato rivolto verso l'alto.
La fondazione della prima chiesa risale o alla diocesi di Salisburgo o alla nobile famiglia Spanheim della Renania-Palatinato, che dalla metà del XII secolo fornì i duchi di Carinzia. La struttura del complesso che venne a formarsi nel corso dei secoli è costituita, oltre che dal monastero, dalla primitiva collegiata romanica e da una collegiata barocca adiacente ad essa: il tutto è circondato da un'alta cinta difensiva gotica. La costruzione del monastero, che risale alla prima metà del XIII secolo, diede un forte impulso allo sviluppo della regione e del mercato di Griffen.
Fu nel 1236 che il vescovo Eckbert von Bamberg decise di fondare un monastero presso l'antica chiesa parrocchiale di Oberndorf affidandolo ai premostratensi. I religiosi Premostratensi o Norbertini dal nome del loro fondatore Norbert von Xanten sono sacerdoti con suggestivi costumi bianchi e si occupano principalmente della cura pastorale e della preghiera comune. Nel 1237 i possedimenti del nuovo monastero, che consisteva in "... tre vigneti vicino a Wolfsberg di cui due giardini, un bosco vicino al monastero ...", furono approvati da papa Gregorio IX. Nel 1272 il monastero e la nuova collegiata dell'Assunzione di Maria furono completati e consacrati dal vescovo Herbert von Lavant. All'inizio del Cinquecento, per proteggere il monastero da invasioni turche, fu costruita una fortificazione con feritoie e una merlatura che si sono conservate fino ad oggi.
Nel 1648 un incendio distrusse la locanda, la scuderia e varie parti dell'attuale monastero. Un altro incendio scoppiò nel 1750, che diede fuoco al tetto e bruciò il monastero insieme a importanti titoli e documenti.
Nel 1738 il Capitolo Generale dell'Ordine Premostratense interruppe il legame tra il monastero e la provincia bavarese dell'ordine e assegnò il complesso all'abbazia boema di Louka.
La basilica tardo romanica dell'Assunzione di Maria si presenta a tre navate su pilastri ed era originariamente situata al di fuori delle mura fortificate del sagrato. La prima menzione della chiesa risale all'anno 1272. Dopo l'incendio del 1648 le ristrutturazioni non modificarono l'interno che rimase in stile romanico. Sull'altare maggiore di impronta barocca campeggia una Madonna tardo gotica in pietra, con ai lati sant'Agostino e Norberto. Sul cesto del pulpito barocco sono poste le statuette dei Padri della Chiesa.
Numerose sono le lapidi e gli stemmi sulle pareti e sui pilastri relative a prevosti e personaggi vari. Il monastero venne soppresso nel corso della riforma giuseppina del 1786. Anche dopo lo chiusura dell'abbazia, la parrocchia è rimasta luogo di pellegrinaggio e santuario mariano e per lungo tempo è stata il fulcro della vita culturale degli sloveni carinziani di questa regione.
Diverse chiese della Carinzia erano soggette all'autorità dell'abbazia di Griffen: Greutschach (1238), St. Peter in der Perau (1280), Haimburg (1281), Wolfnitz (prima del 1451), Weißenegg (prima del 1521), Markt Griffen (1696 ). Tra il 1280 e il 1817 il monastero incorporò anche l'importante chiesa meta di pellegrinaggi di Heiligenkreuz e l'ospedale di Santa Caterina a Villach.