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PITTORI: Guy Francesco

Vergine col Bambino e Sant'Agostino

Vergine col Bambino e Sant'Agostino

 

 

FRANCESCO GUY

1630-1640

Località sconosciuta

 

Vergine col Bambino e Sant'Agostino

 

 

 

La tela emana una austera semplicità, che viene esaltata da un'intensa poesia dei suoi personaggi, disegnati nella sua nativa Velay. La struttura dell'opera è racchiusa nel triangolo che vede ai vertici il Bambino che riceve fra le mani il cuore che Agostino gli offre, Agostino stesso e la Vergine, che osserva la scena compiaciuta.

Agostino è raffigurato a mezzo busto nei suoi paramenti episcopali, dai tessuti alquanto raffinati nel disegno e nella esecuzione. Il volto del santo è particolarmente ben riuscito nella sua espressione devota nei confronti dal Bambino Gesù dal volto rubicondo, che accoglie benevolmente l'affettuoso dono di Agostino. Una folta barba nera scende copiosa dal mento del santo vescovo i cui lineamenti di profilo sono ben tratteggiati.

 

 

Guy Francesco

Guy Francesco è un pittore francese della prima metà del Seicento che ha fatto carriera al di fuori dell'ambiente di Parigi. Fu attivo principalmente a Puy-en-Velay dal 1610 fino alla sua morte nel 1650. E' stato uno dei primi pittori a introdurre in Francia la lezione di Caravaggio, che conobbe durante il suo lungo soggiorno romano all'inizio del secolo. Qui ebbe modo di frequentare anche Annibale Carracci e soprattutto Carlo Saraceni. Guy François, grazie a questi incontri, divenne un artista innovativo, capace di rinnovare l'arte di oltr'Alpe, che fino ad allora era largamente influenzata dalla produzione della seconda scuola di Fontainebleau. Al suo ritorno da Roma nel 1613, Guy François diede vita a una propria bottega a Puy-en-Velay, la sua città natale. Riuscì a ottenere velocemente una numerosa clientela soprattutto tra gli ordini religiosi, che trovarono nei suoi dipinti con composizioni semplici e chiare lo strumento ideale per rappresentare le idee della Controriforma.

Lo stile di Guy François riuscì così a diffondersi in una buona parte del regno meridionale di Francia, da Bordeaux a Lione e nei limiti settentrionali dell'Alvernia in Linguadoca, con Tolosa e Montpellier. Oltre alle pale d'altare, dipinse anche grandi cicli di quadri per i gesuiti, piccoli dipinti di devozione privata, ritratti e scene allegoriche. La sua arte mescola elementi tratti da Caravaggio con lo stile del classicismo e del realismo.