Contenuto
Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Gerard van HonthorstPITTORI: Gerard van Honthorst
Sant'Agostino nel suo studio
GERARD VAN HONTHORST
1610-1620
Genova, Palazzo Reale
Sant'Agostino nel suo studio
In questo quadro l'artista ci ha lasciato una raffigurazione di sant'Agostino, prodotta durante il suo soggiorno in Italia. In questo lavoro Honthorst manifesta quello che sarà il suo contributo più significativo alla pittura olandese e cioè la sua adesione al dettato caravaggesco, che sarà ampliato dalla sua unione artistica con Hendrick Terbrugghen, fervente seguace di Caravaggio. Gerard ha lavorato anche con il fratello Honthorst Willem van Honthorst (1594-1666) e divenne ben presto principale esponente della scuola di Utrecht.
Qui Agostino è raffigurato come studioso, monaco che sta leggendo un grande libro e ne resta affascinato. La tela, che misura 99x142 cm già esprime il tocco caratteristico dell'arte di Van Honthorst, che manifesta la sua abilità nell'usare la luce artificiale in modo drammatico. Il volto del santo appare in piena luce in contrasto con lo sfondo scuro. Sul tavolo, altrettanto ben illuminati scorgiamo vari oggetti che servono al santo per la sua opera di divulgatore della dottrina cristiana.
Gerard van Honthorst
Gerard van Honthorst noto anche come Gerrit van Honthorst nacque nel 1590 ad Utrecht. La sua prima formazione avvenne a Utrecht nella bottega di Abraham Bloemaert ed ebbe come compagno Hendrick Terbrugghen.
Ventenne nel 1610 si trasferì in Italia, dove riuscì a ottenere diverse commissioni da nobili mecenati. E' in questa occasione che viene a contatto con il realismo di Caravaggio e ne resta affascinato. Di questo suo soggiorno in Italia sono sopravvissute molte opere, come "La decollazione di San Giovanni Battista", il "Cristo davanti al sommo sacerdote" e "L'ultima Cena", che sono tutte ambientate in uno spazio notturno. Nel 1620 ritorna in Olanda e si stabilisce a Utrecht fino al 1627, quando riceve visita di Rubens.
Nel biennio 1625-1626 presiede la Gilda di San Luca e nel 1628 si trasferisce a Londra per lavorare alla corte di Carlo I. Qui ha l'occasione di dipingere diversi ritratti e una grande allegoria di Carlo e con la regina (ora a Hampton Court).
Ritornato in Olanda prende abitazione a L'Aia e tornerà ad Utrecht solo dopo il 1652. L'artista muore ad Utrecht nel 1656.