Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Jean Christophe Jegher

PITTORI: Jean Christophe Jegher

Agostino vescovo e cardioforo

Agostino vescovo e cardioforo

 

 

JEAN CHRISTOPHE JEGHER

1650

Anversa, Confessioni ed. Plantiniana

 

Agostino vescovo e cardioforo rivolge a Dio le sue Confessioni

 

 

 

Nel 1650 fu pubblicata ad Anversa nell'Officina Plantiniana di Baldassare Moreto una edizione delle Confessioni, che venne illustrata da Jean Christophe Jegher. Nell'immagine riprodotta vediamo un giovane Agostino che piange con il cuore ardente nella mano sinistra intento a dedicare la sua opera a Dio. Il cuore ardente, trafitto da frecce, è uno dei simboli iconografici più famosi associati ad Agostino. Con la mano destra porta un grande fazzoletto agli occhi per tergersi dalle lacrime. Alle sue spalle un grande albero dona un tocca di naturalezza alla scena, arricchita dalla presenza di tre angioletti.

Quello in basso pulisce una pagina del gigantesco libro che Agostino trattiene con la mano sinistra e che rappresenta le Confessioni. Sulla pagina di sinistra si legge a caratteri cubitali: DIVI AURELII AUGUSTINI EPISCOPI HIPPONENSIS CONFESSIONUM LIBRI XIII.

Altri due angioletti scendendo dall'alto porgono al santo i suoi attributi episcopali: il bastone pastorale e una mitra. La struttura dell'incisione ha una sua forte dinamicità grazie alla presenza in un campo ristretto di tanti personaggi tutti in movimento. In alto a sinistra un sole raggiante emette luce a illuminare tutta la scena.

 

 

Jean Christophe Jegher

Oltre all'opera "Confessiones. Divi Aurelii Augustini episcopi Hippon. Confessionum libri XIII. Antverpiae" (ex officina Plantiniana Balthasaris Moreti, 1650) Jegher (nato nel 1618) ha illustrato molteplici libri, fra cui i più conosciuti "Guilielmi HesI Antuerpiensis è Societate Iesu Emblemata sacra de fide, spe, charitate" di Gulielmus Hesius in 2 edizioni pubblicate nel 1636 in latino, "Immagini pittoriche barocche e rococò" di Cesare Ripa in 2 edizioni pubblicate nel 1644 in olandese. L'Iconologia di Uytbeeldinghen des Verstants di Pers è essenzialmente un manuale di immagini simboliche per poeti e artisti, poiché descrive in modo elaborato centinaia di temi allegorici; molti dei quali accompagnati da dettagliate incisioni raffiguranti quei temi. L'Iconologia di Pers è una traduzione di quella di Cesare Ripa, che originariamente pubblicò la sua Iconologia nel 1593 a Roma. Ricordiamo anche il "Tennevrivs spese; Eivs Calvmniæ Palam Repvlsæ Subiuncta est Appendice ad Corollarium de Baptismo Clodouei I. Regis" di Jean-Jacques Chifflet 1 edizione pubblicata nel 1652 in latino, la "Generale legende der heylighen met het leven Jesu Christi ende Marie" di Pedro de Ribadeneyra 1 edizione pubblicata nel 1665 in olandese, la "Opera omnia, in quibus praxis rerum civilium, et criminalium" di Joost de Damhoudere 1 edizione pubblicata nel 1646 in latino, il "Costuymen ende rechten der stadt Brussel" di Erasmus I Quellinus 1 edizione pubblicata nel 1657 in olandese, i "Commentaria ad perpetuum edictum serenissimorum Belgii principum Alberti & Isabellæ evulgatum 12 julii M.DC.XI" di Antoon Anselmo 1 edizione pubblicata nel 1664 in latino, il "Den nieuwen dictionaris oft Schadt der Duytse en̄ Spaensche talen" di Arnoldus de la Porte 1 edizione pubblicata nel 1659 in olandese, il "Codex Belgicus seu jus edictale a principibus Belgarum sancitum ofte de Nederlandtsche [...] rechten" di Antoon Anselmo 1 edizione pubblicata nel 1662 in olandese e il "Practicarum quaestiones rerumque in supremis Belgarum curiis actarum et observatarum decisiones: in sex volumina distributae" di Paulus Christinaeus 1 edizione pubblicata nel 1661 in latino.

Nelle sue incisioni si firma con le iniziali I. C. I. Jegher si spense nel 1666.