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PITTORI: Petr Keck

Agostino in estasi

Agostino in estasi

 

 

KECK PETR

1680-1700

Třeboň, chiesa S. Egidio, altare di S. Agostino

 

Agostino in estasi

 

 

 

L'altare laterale sul lato del Vangelo è dedicato a Sant'Agostino ed ha come pala d'altare la scena dove il santo in estasi è circondato da angeli. Alcuni gli sorreggono il piviale episcopale sovrapposto alla tunica dei canonici agostiniani. Agostino ha lo guardo rivolto verso l'alto, dove nel cielo brilla il simbolo della Santissima Trinità, dove si trova inciso nei caratteri ebraici il nome di Yahvew. Ai suoi piedi siede un angelo che, alla sua destra, tiene fra le mani il bastone episcopale, mentre a sinistra è deposto un libro assieme alla mitra.

La struttura della scena ricorda quella classica di Anton van Dick, che la dipinse in diverse occasioni e che fu riprodotta anche da altri pittori.

Una caratteristica della pittura di Keck è l'uso di contrasti di luce, quando lascia che i personaggi si espongano alla luce riflettente, che quindi crea ombre nitide sui loro volti. Le figure degli angeli sono avvolte in drappeggi concepiti con tonalità relativamente scure del loro incarnato che contrastano con la tavolozza di colori altrimenti fredda.

Il monastero agostiniano di Trebon fu fondato nel 1367 quando la nobile famiglia Rosenberg chiese all'arcivescovo di Praga il permesso di trasformare la canonica di Třeboň in un monastero di canonici di Sant'Agostino. Il monastero ebbe un ruolo importante nella storia della città, poiché divenne un importante centro culturale e artistico della Boemia meridionale. Le parti più antiche e meglio conservate del complesso monastico sono il chiostro del convento e la Cappella di San Vincenzo, che risale alla fine del XIV secolo. Adiacente al lato nord della chiesa si trova un convento a un piano con pianta quadrata e un chiostro della fine del XIV secolo, conservato praticamente nella sua forma originale. Nel corridoio si trovano i bellissimi trafori di finestre, costolature a volta policrome e affreschi gotici risalenti alla fine del XIV e all'inizio del XVI secolo. Al centro dell'ala orientale del chiostro si apre la cappella di San Giovanni Evangelista, appartenente alla fondazione originale.

Il cortile del monastero è delimitato da un complesso di edifici settecenteschi per lo più in stile barocco. Fa eccezione l'edificio con la cappella gotica di San Vincenzo, che fu costruita nel 1380 da Petr di Rožmberk. La cappella servì prima come cappella privata dei Rosenberg e poi nel 1395 fu donata al monastero.

La primitiva chiesa è più antica dell'attuale dato che viene menzionata per la prima volta nel 1280. L'attuale edificio fu costruito alla fine del Trecento. Fortunatamente il monastero non subì molti danni nel corso delle guerre ussite, ma fu temporaneamente abolito nel 1566 a causa del declino della vita spirituale che si conduceva. Dopo il 1631 fu restaurato ma nel 1786 le riforme di Giuseppe II ne provocarono la chiusura. Oggi la chiesa ha un ruolo parrocchiale.

La chiesa si presenta a doppia navata con la navata nord adiacente al complesso del monastero. Entrambe le navate hanno una volta in stile gotico, abbassata con quattro sottili colonne. Nella chiesa del monastero si poteva ammirare la pala d'altare del Maestro di Třeboň, che nel Settecento fu dispersa nelle varie chiese nella regione di Třeboň. Ancora oggi fortunatamente si può vedere una importante opera quattrocentesca nella figura della Madonna di Třeboň, che costituisce un eccezionale esempio di Madonna gotica del "bellissimo stile".