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PITTORI: Anonimo di Klosterneuburg

Agostino scrivi libri ispirato da Dio

Agostino scrivi libri ispirato da Dio

 

 

ANONIMO DI KLOSTERNEUBURG

XVII secolo

Monastero agostiniano, Klosterneuburg

 

 

Agostino scrivi libri ispirato da Dio

 

 

 

Klosterneuburg è un paese della Bassa Austria, capoluogo del distretto di Wien-Umgebung. È sede di un importante abbazia medievale dei Canonici Regolari della Congregazione Lateranense d'Austria.

La città fu un insediamento militare romano a partire dalla fine del I secolo sotto la dinastia dei Flavi. Qui stazionarono la cohors I Montanorum, poi sotto Traiano la II Batavorum milliaria pia fidelis e la I Aelia sagittariorum milliaria equitata (da Adriano al III secolo). Alcuni storici moderni ritengono che questo sito corrisponda alla località romana di Cannabiaca o Arrianis.

L'abbazia di Klosterneuburg si trova a poca distanza da Vienna e accoglie il visitatore con la sua suggestiva opulenza barocca ed i suoi tesori d'arte sacra. La chiesa romanica con i due campanili a guglia conserva vere opere d'arte, come la notevole la cappella di San Leopoldo, arricchita da 51 tavole in oro e smalto dell'orefice Verdun. Questo altare è la meglio conservata opera d'arte medievale del suo genere.

L'altare ha preso il nome da Nikolaus von Verdun, l'artista che realizzò per questo gioiello nel 1181, dopo dieci anni di lavoro, le splendide tavole in smalto e oro. Il monastero fu fondato nel 1114 dal Margravio Leopoldo III, poi santificato e qui seppellito sotto l'altare. L'imperatore Carlo VI (1685-1740) agì pesantemente sulla architettura del complesso e volle che venisse trasformato in stile barocco prendendo a modello l'Escorial spagnolo. Tuttavia l'ambizioso progetto di costruzione venne sospeso dopo la sua morte avvenuta nel 1740, e solo una piccola parte del progetto venne completata.

Ne risultò una fastosa Sala Terrena che funge ancora oggi da affascinante punto di partenza per varie visite guidate attraverso le sale del monastero. Il monastero barocco è la residenza dei Canonici Agostiniani ed è possibile visitare alcune parti come la grande scalinata barocca, la sala marmorea, la camera dell’imperatore, la sala degli arazzi e la camera del tesoro.

La tela che rappresenta sant'Agostino ci presenta il santo nel suo studio intento a scrivere una sua opera: con la mano destra regge una penna, mentre lo sguardo del suo viso è rivolto verso l'alto quasi cercasse una ispirazione da Dio. Alcuni angioletti volteggiano in alto e preannunciano la presenza di Dio. Il santo è stato raffigurato con i suoi paramenti vescovili e la mitra in testa. Un'ampia scenografia fa da sfondo all'intero episodio.

 

Quando i Goti presero Roma, gli infedeli e gli idolatri insultavano cristiani. ed allora Agostino scrisse il suo libro La città di Dio in cui dimostra che i buoni devono essere talvolta oppressi dal dolore e che i cattivi tal devono godere. In questo libro tratta anche delle due città: Gerusalemme e Babilonia, e dei loro re e cioè Gesù Cristo, re di Gerusalemme e il demonio re di Babilonia. Da queste due città, egli dice, provengono due amori: dalla città del demonio l'amore di se stesso che porta al disprezzo di Dio; e dalla città di Cristo l'amor che porta al disprezzo di se stesso.

JACOPO DA VARAGINE, Legenda Aurea