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Sant'Agostino vescovo e cardioforo
MAESTRO DI OLOMOUC
1679
Olomouc, Basilica della Visitazione di Maria Vergine
Sant'Agostino vescovo e cardioforo
La statua, all'interno della nicchia di sapore rinascimentale, raffigura sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa che tiene nella mano destra un cuore fiammante trafitto da due frecce. Il santo appare maestoso mentre impugna il bastone pastorale con la mitra in testa. Una folta barba riccioluta gli scende dalle gote fin sul petto. Nel libro nono delle Confessioni Agostino si esprime con queste parole: sagittaveras tu cor meum charitate tua, hai ferito il mio cuore - ricorda Agostino - con il tuo amore. Esse esprimono in forma poetica il grande amore che Agostino aveva per Dio. Un amore così grande da essere rappresentato simbolicamente con un cuore fiammante trafitto da una freccia. Questo tipo di rappresentazione godrà di grandissima fortuna iconografica dal 1600 in poi, tanto da essere un punto fermo nel logo che lo stesso Ordine Agostiniano adotterà per il suo Stemma Ufficiale. Il cuore è l'elemento caratteristico di questo tema iconografico: Agostino lo tiene in mano, talvolta è attraversato da una freccia, o anche viene offerto al Signore.
La statua è collocata nella Basilica Minore della Visitazione di Olomouc.
Questo maestoso edificio religioso in stile barocco appartiene ai monaci premostratensi di San Kopeček vicino a Olomouc. Si tratta di una congregazione che segue la regola agostiniana e che ha sempre avuto uno speciale riguardo per la figura di Agostino. In origine sul posto esisteva una cappella che venne sostituita da una nuova chiesa, costruita tra il 1669 e il 1679. L'autore del progetto è tradizionalmente individuato in Giovanni Pietro Tencalla. La nuova chiesa fu consacrata nel 1679 dal vescovo di Olomouc. Subito dopo la consacrazione ogni anno arrivavano più di 50.000 pellegrini, ed il loro numero è sempre stato in crescita. Intorno all'anno 1700 il numero di pellegrini era di circa 120000-130000 all'anno. Alla crescente presenza di pellegrini corrisponde un crescentel numero di sacerdoti, tanto che all'inizio del Settecento ogni anno erano celebrate più di 6.000 Messe.