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PITTORI: Gerard de Lairesse

Il battesimo di Sant'Agostino a Milano

Il battesimo di Sant'Agostino a Milano

 

 

GERARD DE LARAISSE

1673-1680

Mainz, Landesmuseum Mainz

 

Il battesimo di Sant'Agostino a Milano

 

 

 

Il dipinto dell'autore si presenta di notevoli dimensioni misurando 314x275 cm e raffigura il battesimo di Agostino a Milano. In una notevole struttura architettonica, con colonnati e spazi aperti sant'Agostino viene battezzato da sant'Ambrogio che fa scendere l'acqua sulla testa inchinata del santo.

L'episodio è stato espressamente posto in alto, al centro della composizione per conferire importanza all'avvenimento. Tutto intorno a un livello inferiore si avvicendano e assistono numerosi personaggi, chierici, sacerdoti, fedeli, Monica e Adeodato. Altri personaggi si affacciano dell'alto di una balconata fra le colonne a semicerchio.

Milano fu la tappa decisiva della conversione di Agostino. Qui ebbe l'opportunità di ascoltare i sermoni di Ambrogio che teneva regolarmente in cattedrale, ma se le sue parole si scolpivano nel cuore di Agostino, fu la frequentazione con un anziano sacerdote, san Simpliciano, che aveva preparato Ambrogio all'episcopato, a dargli l'ispirazione giusta; il quale con fine intuito lo indirizzò a leggere i neoplatonici, perché i loro scritti suggerivano "in tutti i modi l'idea di Dio e del suo Verbo". Un successivo incontro con sant'Ambrogio, procuratogli dalla madre, segnò un altro passo verso il battesimo; fu convinto da Monica a seguire il consiglio dell'apostolo Paolo, sulla castità perfetta, che lo convinse pure a lasciare la moglie, la quale secondo la legge romana, essendo di classe inferiore, era praticamente una concubina, rimandandola in Africa e tenendo presso di sé il figlio Adeodato (ci riesce difficile ai nostri tempi comprendere questi atteggiamenti, così usuali per allora).

 

 

 

Gérard de Lairesse

Nato a Liegi nel 1641, era figlio del pittore Reinier de Lairesse e di Catherine Taulier. Gérard apprese l'arte della pittura dal padre assieme ai suoi tre fratelli Ernest, Jacques e Jan Gérard. A quattordici anni studiò presso Bertholet Flemalle e pochi anni dopo incominciò a dipingere parecchi ritratti e soggetti storici per gli elettori di Colonia e di Brandeburgo. Nel 1660 lavorò per un breve periodo a Colonia. Nel 1664 dovette fuggire da Liegi dopo aver rotto una promessa di matrimonio. Si sposò invece con Maria Salme o Saime, da cui ebbe il primo figlio nel 1665. In questo stesso anno, Gérard si trasferì ad Amsterdam, dove iniziò una proficua collaborazione con il mercante d'arte Gerard Uylenborch. Intorno al 1675 eseguì la decorazione del soffitto della sala di rappresentanza della residenza dei Lepers e produsse parecchi disegni su fogli per un grande album che doveva contenere gli stemmi dei reggenti. Verso la fine del 1689 Lairesse cominciò a perdere la vista tanto da diventare cieco. Con l'aiuto dei figli riuscì a pubblicare le sue lezioni nel 1701 sotto il nome di Grondlegginge ter teekenkonst (Fondamenti di pittura) e il Groot schilderboek (Il grande libro dei pittori). La concezione dell'arte di Lairesse è pervasa da un intransigente accademismo, che pone le opere di Nicolas Poussin ad un livello assai superiore di quelle di Rembrandt o di Rubens. Questi due volumi furono tradotti in varie lingue. Lairesse morì nella sua casa sul Prinsengracht nel 1711. Dipinse soggetti religiosi, storici, mitologici e allegorici, spesso con architetture di sfondo, ritratti e nature morte di fiori e frutta e vaste composizioni con uno stile accademico. La sua figura, sia di pittore che di teorico dell'arte, fu rivalutata durante il XVIII e il XIX secolo, quando si sviluppò il gusto per la concezione neoclassica dell'arte.