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PITTORI: Lorenzo Lippi

Triplice incoronazione di san Nicola con Agostino e la Vergine

Triplice incoronazione di san Nicola con Agostino e la Vergine

 

 

LIPPI LORENZO

1646

Cantagrillo, oratorio di san Giustino

 

Triplice incoronazione di san Nicola con Agostino e la Vergine

 

 

 

Il principale storiografo seicentesco di Firenze, Filippo Baldinucci, cita l'esistenza di una tela di Lorenzo Lippi nella chiesa della Madonna della Tosse, che raffigurava san Nicola da Tolentino. Era collocato sull'altare destro della chiesa che sorgeva poco fuori le mura di Firenze e che a metà Seicento era di pertinenza dei monaci Eremitani di S. Agostino. L'opera fu commissionata dalla famiglia degli eredi di Bartolomeo Cambi, scalpellino di Settignano e posta su un altare che era stato fondato nel 1646. La tela scomparve all'epoca delle soppressioni settecentesche e deve essere finita sull'altare dell'oratorio di san Giustino a Cantagrillo, che apparteneva all'epoca alla nobile famiglia locale Melani.

Per quest'opera Lippi rivela di essersi ispirato, fin quasi ai limiti della semplice riproduzione, alla tela di analogo soggetto dipinto nel 1588 da Santi di Tito per la chiesa fiorentina di san Jacopo tra i Fossi. Quest'ultima opera oggi è conservata nella Pinacoteca Civica di Sansepolcro.

Lippi era rimasto affascinato dalla linea esplicita e devozionale che trovava nei disegni e nelle opere di Santi di Tito, tanto che, come ricorda Baldinucci, "fino all'ultima sua età si metteva a copiarne quanti ne poteva avere de' più belli."

Questa sua inclinazione lo condusse a farsi interprete fra i più ambiti della pittura controriformata presso la corte medicea seicentesca, che era dominata da regnanti assai religiosi quali in Granduca Cosimo III o Vittoria Della Rovere.

 

 

Lippi Lorenzo

Nacque a Firenze nel 1606 e fu pittore e poeta. Allievo di Matteo Rosselli, si distinse per un sottile verismo e uno studio accurato della luce, raggiungendo ottimi risultati. Più che le pale d'altare, le sue opere più significative sono commissioni varie da cui nacquero quadri quali Il trionfo di David, Giacobbe al pozzo (Firenze, Galleria Palatina), Lot e le figlie (Galleria degli Uffizi a Firenze), La Samaritana (Vienna, Kunsthistorisches Museum), La musica (Roma, collezione Busiri Vici). Fu il pittore di Claudia de' Medici alla corte di Innsbruck (1647-1649). Con Salvator Rosa diede vita a Firenze all'Accademia letteraria dei Percossi. Durante il suo soggiorno a Innsbruck iniziò il suo poema burlesco Il Malmantile racquistato che continuò a curare fino alla morte. Quest'opera che firmò con lo pseudonimo anagrammatico di Perlone Zipoli narra in 12 canti la fantastica contesa di Celidora, principessa spodestata e Bertinella per il regno di Malmantile. Morì a Firenze nel 1664.