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Madonna Assunta, Agostino e Santi: particolare del volto di Agostino
FRANCESCO LONGHI
1605
Ravenna, Basilica di Santa Maria in Porto
Madonna Assunta, Agostino e Santi
Nella sesta cappella di destra si trova questa magnifica pala d'altare di Francesco Longhi, che raffigura la Madonna Assunta adorata da vari santi fra cui si riconosce sant'Agostino in ginocchio con il piviale e il bastone pastorale nella mano sinistra. il santo ha un aspetto vegliardo con una barba grigia e il volto intensamente rivolto verso la Vergine. Agostino indossa sotto il piviale l'abito monastico dei Canonici. La pala realizzata ad olio su tela misura 3 m x 2 m. Venne eseguita nel 1605, come riporta la data e la firma in calce. Nella tavola ritroviamo la ripresa dei collaudati e poetici motivi compositivi e tipologici di Longhi. Il pittore tuttavia esprime anche una rinnovata esplorazione di una materia pittorica sfibrata, di rare gamme cromatiche, e l'elaborazione di uno schema di netta partizione fra terra e cielo, dove le figure della Vergine e degli angeli fluttuano su gonfie matasse di nubi.
Fu verso la prima metà del Quattrocento che i Canonici Regolari di Santa Maria in Porto decisero di costruire un loro monastero adiacente alla chiesa di Santa Maria a Porto Fuori, in un luogo poco lontano dal centro della città. I veneziani tuttavia ottennero che il monastero venisse costruito entro le mura della città.
La costruzione del monastero venne avviata nel 1496 e si concluse nel 1509. I Canonici vi si insediarono già dal 1503, mentre la consacrazione ebbe luogo nel 1606, da parte dell'arcivescovo di Ravenna insieme al cardinale camerlengo Pietro Aldobrandini. Nel 1710 fu realizzato il nuovo altare maggiore e, nel 1784.
Nel 1797 la chiesa fu occupata dai francesi, che spogliarono il santuario dei suoi beni ed espulsero i monaci. Fu in questa occasione che venne espropriato il dipinto, detto anche Pala Portuense raffigurante La Vergine in trono con il Bambino, i Santi Anna, Elisabetta, Agostino e il beato Pietro degli Onesti del pittore Ercole de Roberti, che oggi è conservato alla Pinacoteca di Brera.
Longhi Francesco
Nacque a Ravenna nel 1544, quintogenito del pittore Luca e di Bernardina Baronzelli. Cresciuto nella bottega del padre, agli inizi della sua carriera artistica ne ripete fedelmente gli stilemi, sostenuto da una discreta qualità esecutiva. La sua prima tela firmata raffigura "La visione della beata Chiara di Rimini" (1568), dipinta per la chiesa riminese di S. Maria Annunziata. Dopo la soppressione la tela fu inviata nella cattedrale di Cervia.
Nei dipinti realizzati dopo la morte del padre nel 1580, come la Madonna con il Bambino e i santi Matteo e Francesco (1586) per la chiesa ravennate di S. Giovanni Battista, la grazia e l'eleganza aulica e dimostrativa dei gesti dei santi, inusuali nel suo stile, si impongono a mitigare la prevedibilità delle forme.
Nelle opere realizzate all'inizio del Seicento, Longhi fa mostra di vitalità creativa e curiosità di interessi. Nelle opere tarde non mancano riflessi della cultura del manierismo veneto, nell'uso di una gamma coloristica talora vivace, ricomposta entro schemi di naturalizzazione concettuale e figurativa, in piena rispondenza ai dettami della Chiesa della Controrifoma. Longhi morì a Ravenna nel 1618.