Percorso : HOME > Iconografia > Pittori > Elenco > Seicento: Maestro neoispanico

PITTORI: Maestro neoispanico

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO NEOISPANICO

1680-1690

Loreto, Museo Antico, Tesoro del Santuario della Santa Casa

 

Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Quest'opera che si conserva a Loreto nel Tesoro del Museo Antico del Santuario della Santa Casa, presenta aspetti veramente originali, in quanto è stato composto come un mosaico di piume e carta su rame. Non conosciamo il nome dell'artista che lo realizzò nel Seicento.

L'impostazione della scena non è nuova, ma probabilmente riprende il soggetto di qualche stampa editata in Europa. Sappiamo che il soggetto medesimo compare, sia pure con qualche minima comprensibile variante, in un'incisione di Jacques Granthomme e in un'altra di Pieter Cool. Nel caso nostro, l'origine neoispanica dell'opera ha indotto l'anonimo autore a modificare la cornice rendendola assi più lussureggiante nel contorno floreale.

Soggetto della stampa è Agostino. Il santo si trova nel suo studio assieme a un bambino, che con la mano destra gli indica un libro aperto deposto sul tavolo accanto ad un calamaio. Agostino, che come il bambino è raffigurato a mezzo busto, lo guarda con attenzione e discrezione, mentre con uno stilo sta vergando un foglio con la mano destra. Il Bambino, seminudo, ha un viso tondo con una folta capigliatura riccioluta.

Agostino porta in testa una preziosa mitra, con immagini sacre, borchie, bottoni. Il vestito che indossa è semplice con una mantellina che gli copre le spalle e ricorda l'abito dei monaci che seguono la sua regola. Il volto ha lineamenti sereni e dolci, anche se relativi ormai a una persona anziana. La foltissima barba che gli scende fin sul petto e i baffi riccioluti rafforzano questa impressione di maturità e autorevolezza della persona di Agostino. Con la posizione della mano sinistra e delle dita sembra indicare che accoglie con molta attenzione i suggerimenti del bambino. Alle spalle del santo si intravede una semplice biblioteca con una serie di libri ammassati su pochi scaffali. Lo schienale parziale di una sedia fa alzare lo sguardo verso una finestra a vetri lavorati separati da una inferriata protettiva.