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PITTORI: Manna Giovanni Battista

Madonna della Cintura con i santi Agostino, Monica, angeli e donatori di Giovanni Battista Manna

Madonna della Cintura con i santi Agostino, Monica, angeli e donatori

 

 

MANNA GIOVANNI BATTISTA

1600-1650

San Gemini, chiesa San Giovanni Battista

 

Madonna della Cintura con i santi Agostino, Monica, angeli e donatori

 

 

 

Questa bella tela che raffigura la Madonna della Cintola  è stata dipinta da Giovanni Battista Manna per la chiesa di san Giovanni Battista a San Gemini. Dipinta a olio questa pala d'altare su tela misura 200x142. Al centro della scena si può notare la Vergine che ha in braccio il Bambino Gesù: entrambi stanno offrendo una cintura a Monica (a destra) e ad Agostino (a sinistra). Monica è vestita come una suora agostiniana, mentre Agostino indossa il piviale episcopale. Non porta in testa la mitra e neppure brandisce il bastone pastorale. Ha la testa calva ed una foltissima barba che gli copre il mento su un viso severo e di persona matura. Sopra di loro ci sono due angeli musicanti che suonano un liuto e un'arpa. Altri angioletti, intorno alla Vergine, tengono fra le mani delle cinture. Al piano inferiore, oltre a un chierico sulla sinistra, a destra e al centro si nota un grande affollamento di persone. Monica si è sdoppiata perché ora appare di fronte alla donatrice e le offre una cintura che la donna accoglie con devozione frale mani attorniata da cortigiane, figli e figlie.

 

La chiesa di San Giovanni Battista era annessa ad un convento di Agostiniani ed è di antica fondazione. Struttura piuttosto complessa ed originale, risale al 1199, opera degli architetti Nicola Simone e Bernardo, come ricorda una iscrizione sulla facciata romanica. Il portale presenta una cornice cosmatesca ed i due stipiti poggiano elegantemente su leoni accovacciati. Nella soprastante lunetta i due volti virili e barbuti rappresentano, nell'iconografia medievale, il potere papale ed il potere imperiale. Al di sopra si apre una finestra bifora, mentre sul lato sinistro del portale si dischiude una curiosa finestrella transennata originale. L'interno, più volte rimaneggiato, è a pianta centrale con grandi pilastri ottagonali. Sull'altare maggiore si può osservare la tela Madonna del Rosario di Simone Cibori, del 1618, sull'altare a sinistra Madonna della Cintura attribuita a Giovanni Battista Manna ed a destra Santa Rita.

La festa della Madonna della Cintura viene celebrata la prima domenica dopo il 28 agosto, memoria di sant'Agostino. La devozione alla Vergine della Cintura, secondo la tradizione, è nata dal desiderio di Santa Monica di imitare Maria anche nel modo di vestire: Monica infatti avrebbe chiesto alla Madonna di farle conoscere quale era il Suo abbigliamento durante la Sua vedovanza e, soprattutto, come vestiva dopo l'ascesa al cielo di Gesù. La Vergine, accontentandola, le apparve coperta da un'ampia veste di stoffa dozzinale, dal taglio semplice e di colore molto scuro, ossia in un abito totalmente dimesso e penitenziale. La veste era stretta in vita da una rozza cintura in pelle che scendeva quasi fino a terra. Maria, slacciatasi la cintura, la porse a Monica raccomandandosi di portarla sempre e le chiese di invitare tutti coloro che desideravano il Suo particolare patrocinio ad indossarla. Fra i primi ci fu sant'Agostino e, poco per volta, la cintura divenne uno dei tratti distintivi dell'ordine degli Agostiniani e di quanti hanno regole di vita che traggono spunto da sant'Agostino. La cintura nel mondo romano ed in questo contesto in particolare, aveva un valore simbolico ed indicava un legame (non a caso giocava un ruolo importante nel matrimonio dell'età classica), in un rapporto certamente di livello impari, di sottomissione che comportava una protezione, espressa da parte della Madonna nella forma del Patrocinio. Nella coroncina da recitarsi ogni giorno da parte dei "cinturati" questo accessorio viene interpretato come l'umanità di Cristo che per amore ha sparso il Suo sangue per le Sue creature. Portare la cintura equivale ad avere di fronte a sé il volto del Redentore e deve aiutare a tenere un comportamento aderente al Vangelo, secondo la volontà del Signore. Sono frequenti le immagini in cui si ritrae la Vergine, in alto, tra santa Monica e sant'Agostino in atto di donare la propria cintura: la Madonna appare con il Bambino in braccio, elemento che manca nel racconto tradizionale e non indossa affatto un abito scuro ma è raffigurata quasi sempre con la veste rosa e azzurra: il colore penitenziale rimane solo per la cintura che offre ai fedeli anche perché il nero o il marrone sono due colori capaci di evidenziare il particolare all'interno della composizione pittorica. L'iconografia della Madonna della Cintura è simile in vari casi a quella della Vergine del Rosario e la stessa Cintura si può confondere con quello strumento di preghiera: come nel caso della Madonna di Pompei, anche la Vergine della Cintura viene sovente raffigurata fra due santi uno di sesso maschile e l'altro femminile.