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PITTORI: Lucio Massari

Agostino vescovo e la madre Monica ai piedi della Vergine

Agostino e la madre Monica ai piedi della Vergine

 

 

LUCIO MASSARI

1621

Rimini, chiesa di Santa Maria dei Servi, Olio su tela, cm. 330 x 200

 

Agostino vescovo e la madre Monica ai piedi della Vergine

 

 

 

 

Nella chiesa di santa Maria dei Servi a Rimini si trova conservata una bella tela che raffigura la Beata Vergine della Ghiara in un concerto di angeli.

La chiesa di Santa Maria dei Servi agli inizi del Trecento fu donata dai Malatesta all'Ordine dei Servi di Maria; questi ultimi vi costruirono ben presto una prima cappella. Poco dopo i frati decisero di modificare la chiesa, costruendone una maggiore. La chiesa era ad unica navata e ospitava all'interno numerosi altari ed opere d'arte; la zona absidale aveva tre cappelle, di cui la maggiore era quella centrale. La cappella laterale destra era stata fatta costruire dalla nobile famiglia degli Agolanti, alla quale si deve lo stemma in una lesena sul fianco della chiesa, della metà del Trecento. La chiesa fu rinnovata verso la fine del Settecento, su disegno di Gaetano Stegani, che ne modificò l'aspetto originale. Nel 1798 il convento passò ai Domenicani che vi portarono numerose opere d'arte appartenenti alla loro precedente sede, cioè il convento di San Cataldo.

Nel quadro raffigurato ai piedi di Maria sono inginocchiati i santi Agostino e Monica. Questa interessante raffigurazione di sant'Agostino risale alla prima metà del Seicento e fu dipinta nel 1621 dal pittore Lucio Massari. Il santo vi è stato dipinto con paramenti vescovili riccamente decorati. Il viso è giovanile, con una folta barba e una mitra bianca in testa. Il viso è rivolto supplicante verso l'alto, dove, sopra una nuvola la vergine di rivolge al Bambino Gesù fra uno stuolo di angeli che suonano gioiosamente. Sul lato destro, di fronte ad Agostino, se ne sta in ginocchio anche Monica, vestita di nero, con il tipico abito delle monache agostiniane.

Sullo sfondo un paesaggio semplice con qualche albero. Dominato dalla cultura baroccesca che risaliva dal Montefeltro, il territorio riminese fino all'attività di Lucio Massari si era rivelata impermeabile alle novità della pittura bolognese nei primi decenni del Seicento. Solo a partire dal 1620 circa si avvertono i primi segnali d'attenzione con l'arrivo nella chiesa dei Servi delle pale d'altare di Francesco Albani e di Lucio Massari.

 

 

Lucio Massari

Lucio Massari (1569 - 1633) fu un pittore italiano della scuola di Bologna, che coniugò il manierismo al primo periodo barocco. Era nato a Bologna, dove fu apprendista presso la bottega di un ignoto pittore, un certo Spinelli. In seguito fu allievo del pittore manierista Bartolomeo Passarotti e inoltre collaborò con Bartolomeo Cesi. Nel 1592 entrò a far parte dello studio Carracci e dell'Accademia degli Incamminati. Il suo rapporto di lavoro con Ludovico Carracci fu di lunga durata. Nel 1604 ha lavorato con Ludovico ad affrescare le Storie di San Mauro, San Benedetto e di altri santi nel chiostro di San Michele in Bosco. Nel 1607 collabora con Lionello Spada e Francesco Brizio a dipingere gli affreschi di Palazzo Bonfioli, a Bologna. Nel 1610 si reca a Roma, dove rimane sotto il patrocinio del Cardinale Facchinetti e diventa amico di Domenichino. Nel 1612 completa gli affreschi lasciati incompiuti da Bernardino Poccetti in una cappella della Certosa di Galluzzo, nei pressi di Firenze. In questo periodo dipinse la pala d'altare principale per la chiesa di Santa Maria in Guadi in San Giovanni in Persiceto. Torna a Bologna nel 1614 ma non si ferma e si trasferisce con Francesco Albani a lavorare a Mantova. Si tramanda tuttavia che in questa città più che a dipingere pensasse ai divertimenti, a cacciare, a pescare e a godersi le delizie della campagna. Tra i suoi allievi troviamo Sebastiano Brunetti, Antonio Randa e Fra Bonaventura Bisi.