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PITTORI: Girolamo Massarini

Sant'Agostino vescovo ai piedi della Vergine

Sant'Agostino vescovo ai piedi della Vergine

 

 

GIROLAMO MASSARINI

1666

Reggio Emilia, chiesa di sant'Agostino

 

Sant'Agostino vescovo

 

 

 

All'altare dedicato a sant'Agostino, che si trova nel braccio destro del transetto è appesa una tela di di Girolamo Massarini (un pittore nato a Reggio Emilia nel 1626 e morto nel 1700). Il santo è raffigurato nelle vesti di un monaco, mentre i suoi attributi episcopali sono retti da due angioletti. Uno regge la mitra e un altro il suo bastone pastorale. un nugolo di angioletti animano la scena che vede nella fascia alta la presenza della Vergine con in braccio il Bambino.

Un angelo indica con la mano destra la loro presenza, verso cui si volge lo sguardo di Agostino proteso a contemplare la loro visione. Il santo ha un aspetto anziano, con una folta barba bianca che gli scende fin sul petto. Il capo è calvo e le mani sono protese in avanti in segno di accoglienza.

 

Fondata nel secolo VIII e dedicata a S. Apollinare, la chiesa venne riedificata in stile gotico-lombardo. In seguito furono aggiunte le absidi e il campanile. La facciata barocca di ordine corinzio è stata realizzata da Giovan Battista Cattani su disegno di Alfonso Torreggiani (1746). L'ingresso è ornato dalle statue "S. Nicola da Tolentino" e "S. Guglielmo" che furono scolpite da Antonio Schiassi. L'interno si presenta con una sola ampia navata assai luminosa e riccamente decorata da opere d'arte.

Sopra la porta di ingresso un affresco raffigura il Redentore che appare a S. Agostino di Sebastiano Vercellesi.

Lungo la navata si susseguono dieci statue in stucco che raffigurano i santi Chiara, Guglielmo, Gabriele, Sforza, Forsenio, Lodoco, Gelasio, Antonino, Bonaventura, Fulgenzio e Giovanni, eseguite fra il 1672 e il 1674 da un ignoto artista svizzero.

Agli altari le ancone sono opera di stuccatori reggiani della metà dei Seicento.

Le Cappelle di destra conservano varie pale d'altare, fra cui il Martirio di S. Lorenzo di Pietro Desani (Bologna, 1595 - Reggio Emilia, 1657), proveniente dalla chiesa di S. Lorenzo; la morte di Monica (1891-1897) di Giuseppe Ugolini (1826-1897).

Seguono una Adorazione dei pastori di Carlo Bononi (Ferrara, 1569-1632) e la tela con il Martirio di S. Andrea di Giovanni Boulanger (Troyes, 1606 - Modena, 1660), pittore di corte di Francesco I. Questo altare venne costruito nel 1653.

Nel braccio destro del transetto si trova la tela illustrata di Massarini.

Nella Cappella della Madonna di Lourdes si può osservare la statua in terracotta di San Giobbe opera di Tommaso Angelo Montavoci (1814-1880). L'altare maggiore del Presbiterio (1796) è opera dell'artigianato parmense. Sull'arcone trovo posto un gruppo statuario in stucco con due angeli che reggono un cartiglio, della scuola di Paolo Emilio Besenzi (1608-1656). Allo stesso artista vanno riferite le statue in stucco nei pennacchi della cupola che raffigurano i quattro Dottori della Chiesa.

Nel Coro troviamo la tela con La Purificazione di Maria (1749-50) di Pietro Rotari (1707-1762), che proviene dalla soppressa chiesa del Gonfalone. Un affresco con la Madonna della Cintura con i santi Agostino e Apollinare si trova sotto la tela del Rotari.

Nel braccio sinistro del transetto troviamo una raffigurazione di Sant'Apollinare (1660) di Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino. Nelle cappelle di sinistra si possono osservare una statua in cartapesta della Madonna della Cintura (fine XVIII secolo), un quadro con La Madonna di Loreto con i santi Francesco, Bartolomeo, Giovanni Evangelista e Sebastiano (1623-1624) di Carlo Bononi (Ferrara, 1569-1632), una tela con La Madonna della Ghiara di Jacopo Negretti detto Palma il Giovane (Venezia 1544-1628). Fra la prima e la seconda cappella, sopra il vano del fonte battesimale, è visibile, nell'intercapedine della doppia muratura, parte di una ancona cinquecentesca, bianca con particolari dorati. Seguono un quadro con san Tommaso di Villanova e san Pietro in vincoli e Una santa in adorazione del Crocifisso, entrambe opere di Orazio Talami (1625-1705). Alla parete di ingresso troviamo un affresco strappato con La Madonna con il Bambino, di ignoto emiliano, della metà del XIV secolo.

Nell'atro della sagrestia altri quadri fanno bella mostra di sé: una Annunciazione di ignoto pittore del XIX secolo; un san Nicola da Tolentino (1592) di Parigi Coppelletti, così come in sagrestia troviamo un Crocifisso del XVII secolo; una Incoronazione della Madonna e santi attribuita a Girolamo Massarini (1626-1700); una Madonna con il Bambino e tre santi, d'ignoto reggiano settecentesco. Altre opere presenti in Canonica: La comunione di S. Girolamo (ignoto reggiano); Tobia e l'Angelo, di ignoto emiliano del XVIII secolo e un S. Antonio da Padova con il Bambino, d'ignoto artista settecentesco.

 

Girolamo Massarini

Girolamo Massarini fu tra i discepoli del pittore Pietro Desani (1595-1647), assieme a Orazio Talami e a Pietro Giovanni, l'unico figlio di Desani.

Di Massarini citiamo alcune opere eseguite in ambito emiliano: nella Chiesa di Salvaterra "La Madonna del Cucito"; nella chiesa parrocchiale dei SS. Pietro Apostolo e Prospero V. a Reggio Emilia le due tele "L'incontro dei Magi con Erode (dove il pittore ha aggiunto al racconto evangelico una quantità di particolari che danno vivacità e solennità alla scena) e "La strage degli innocenti" (un quadro dove il pittore Massarini rappresenta una scena di terribile violenza, dominata dai tanti corpi seminudi che sembrano intrecciarsi: i soldati di Erode si avventano sui bambini, le madri cercano disperatamente di difenderli, corpicini senza vita giacciono a terra). Nella chiesa di san Giorgio sempre a Reggio Emilia nella prima cappella a destra vi è un quadro raffigurante San Luigi Gonzaga. Nella Pieve di Gualtieri presso il Santuario della SS. ma Annunziata troviamo invece una "Madonna del Rosario" realizzata nel 1665.