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PITTORI: Maestro di Mülln

La Madonna della Cintura, Agostino, Monica e san Nicola da Tolentino

Madonna della Cintura, Agostino, Monica e Nicola da Tolentino

 

 

MAESTRO DI MULLN

XVII secolo

Salisburgo, chiesa parrocchiale di Mülln

 

La Madonna della Cintura, Agostino, Monica e san Nicola da Tolentino

 

 

 

 

La scena ha un aspetto grandioso e ben architettato, dove la disposizione dei santi dal basso si assottiglia fino a culminare nella figura di Maria che accoglie in braccio il Bambino. La tela d'altare si trova nella Cappella della Fraternità che risale al 1613 ed è dedicata alla Madonna della Cintura (Maria Trost) la cui origine devozionale parte da San Giacomo a Bologna. Il quadro è incastonato in un altare di marmo che risale al 1768 e mostra la donazione della Cintura, un tema assai caro agli agostiniani, ai santi Agostino, Monica e Nicola da Tolentino. Agostino è raffigurato in alto a sinistra con un aspetto da vegliardo. Ha il capo calvo e una folta barba che gli avvolge il viso.

Sotto l'abito vescovile indossa la solita cocolla nera degli eremitani agostiniani. Nella mano destra ha un cuore rosso fiammante, mentre con la sinistra riceve la cintura che gli viene offerta dalla vergine. Il Bambino, con un gesto molto affettuoso gli accarezza il capo con la mano. Più sotto Monica, in abiti monacali, accoglie la cintura con molta pietà e contrizione racchiudendo sul proprio petto le braccia a croce. Sulla destra, san Nicola da Tolentino, facilmente riconoscibile per l'abito nero e per il mazzo di gigli, con la mano destra accoglie la cintura mentre con lo sguardo si rivolge con commozione verso Agostino.

 

La festa della Madonna della Cintura viene celebrata la prima domenica dopo il 28 agosto, memoria di sant'Agostino. La devozione alla Vergine della Cintura, secondo la tradizione, è nata dal desiderio di Santa Monica di imitare Maria anche nel modo di vestire: Monica infatti avrebbe chiesto alla Madonna di farle conoscere quale era il Suo abbigliamento durante la Sua vedovanza e, soprattutto, come vestiva dopo l'ascesa al cielo di Gesù. La Vergine, accontentandola, le apparve coperta da un'ampia veste di stoffa dozzinale, dal taglio semplice e di colore molto scuro, ossia in un abito totalmente dimesso e penitenziale. La veste era stretta in vita da una rozza cintura in pelle che scendeva quasi fino a terra. Maria, slacciatasi la cintura, la porse a Monica raccomandandosi di portarla sempre e le chiese di invitare tutti coloro che desideravano il Suo particolare patrocinio ad indossarla. Fra i primi ci fu sant'Agostino e, poco per volta, la cintura divenne uno dei tratti distintivi dell'ordine degli Agostiniani e di quanti hanno regole di vita che traggono spunto da sant'Agostino. La cintura nel mondo romano ed in questo contesto in particolare, aveva un valore simbolico ed indicava un legame (non a caso giocava un ruolo importante nel matrimonio dell'età classica), in un rapporto certamente di livello impari, di sottomissione che comportava una protezione, espressa da parte della Madonna nella forma del Patrocinio.

Nella coroncina da recitarsi ogni giorno da parte dei "cinturati" questo accessorio viene interpretato come l'umanità di Cristo che per amore ha sparso il Suo sangue per le Sue creature. Portare la cintura equivale ad avere di fronte a sé il volto del Redentore e deve aiutare a tenere un comportamento aderente al Vangelo, secondo la volontà del Signore. Sono frequenti le immagini in cui si ritrae la Vergine, in alto, tra santa Monica e sant'Agostino in atto di donare la propria cintura: la Madonna appare con il Bambino in braccio, elemento che manca nel racconto tradizionale e non indossa affatto un abito scuro ma è raffigurata quasi sempre con la veste rosa e azzurra: il colore penitenziale rimane solo per la cintura che offre ai fedeli anche perché il nero o il marrone sono due colori capaci di evidenziare il particolare all'interno della composizione pittorica. L'iconografia della Madonna della Cintura è simile in vari casi a quella della Vergine del Rosario e la stessa Cintura si può confondere con quello strumento di preghiera: come nel caso della Madonna di Pompei, anche la Vergine della Cintura viene sovente raffigurata fra due santi uno di sesso maschile e l'altro femminile.