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PITTORI: Maestro di Mülln

Agostino fra il latte della Vergine e il sangue di Cristo a Mulnn

Agostino fra il latte della Vergine e il sangue di Cristo

 

 

MAESTRO DI MULLN

XVII secolo

Salisburgo, chiesa parrocchiale di Mülln

 

Agostino fra il latte della Vergine e il sangue di Cristo

 

 

 

 

Il dipinto di autore ignoto risale al primo Seicento è una lunetta di grandi dimensioni che si trova sullo scalone d'entrata della chiesa di Mülln a Salisburgo, un antico insediamento agostiniano oggi retto dai benedettini. L'episodio che viene qui raffigurato è relativo a una leggenda che nasce probabilmente in Italia. Diversi pittori si sono ispirati a questa tradizione che si sviluppa a partire da passi delle meditazioni agostiniane: il santo è presentato innanzi al Cristo crocefisso ed alla Vergine, mentre, pregando, si domanda: "Hinc a vulnere pascor", e, volgendosi verso Maria, soggiunge: "Hinc lactor ab Ubere", concludendo: "Positus in medio quod me vertere nescio, Dicam ergo Jesu Maria miserere". Sembra che l'episodio abbia preso origine da un passo di Cornelius Lancelotz, S. Aurelii Augustini ... vita, edito ad Anversa nel 1616. Lancillottus scrive, riportando parole apocrife di Agostino: "Positus in medio quo me vertam nescio. Hinc pascor a vulnere, hinc lactor ab ubere."

La medesima scritta fu riportata da Francesco Francia e poi da Kartarius, un incisore nativo di Viterbo, che lavorò a Roma fra il 1560 e il 1570, nella sua stampa della Vita di Agostino edita nel 1570. Il santo è raffigurato davanti al crocefisso con alle spalle la Vergine che tiene in braccio il Bambino. Indossa la cocolla nera agostiniana e ha davanti la mitra episcopale. Il viso del santo ha un aspetto anziano con una folta barba bianca e due occhi penetranti che volgono lo sguardo al crocifisso.