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PITTORI: Maestro campano

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa: reliquiario di scuola napoletana

 

 

MAESTRO CAMPANO

1650-1690

Napoli, Museo dell'Opera, Complesso Monumentale di S. Chiara

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Nella quarta sala del Museo dell'Opera del Complesso Monumentale di S. Chiara a Napoli, chiamata anche Sala dei Reliquiari, è conservato questo splendido

reliquiario di S. Agostino del XVII secolo.

La base risale al XVII secolo.

La scultura, che riproduce sant'Agostino a mezzo busto nelle sue vesti episcopali, è stato realizzato da Maestranze napoletane.

Il santo porta in testa una preziosa mitra ed indossa un elegante piviale. Ha la mano destra alzata quasi a invitare l'osservatore a guardarlo. Il volto è arricchito da una foltissima barba che gli scende fino al petto. Il volto ha una forte espressività con gli occhi semisocchiusi che invitano a ricercare la propria interiorità.

 

Il complesso Monumentale di S. Chiara a Napoli, che comprende il Museo dell'Opera e l'Area Archeologica, costituisce uno dei siti monumentali più importanti di Napoli. Oltre al Museo dell'Opera e all'Area Archeologica annessa, è possibile visitare la Basilica, il Chiostro Grande, la Biblioteca e uno splendido Presepe napoletano.

Il Museo è stato aperto per poter raccogliere e mostrare ciò che si è riusciti a salvare dall'incendio che il bombardamento aereo del 4 agosto del 1943, ha bruciato e devastato nella Basilica di S. Chiara.

 

Ilo complesso di S. Chiara fu promosso da Roberto d'Angiò e da ua moglie Sancia di Maiorca. per la costruzione della chiesa l'incarico venne affidato all'architetto Gagliardo Primario che avviò i lavori nel 1310 per concluderli nel 1328. L'apertura al culto avvenne tuttavia solo nel 1330 mentre la consacrazione è datata al 1340. La chiesa fu edificata secondo lo stile gotico provenzale. Molto velocemente divenne una delle più importanti chiese di Napoli dove lavorarono alcuni fra i più importanti artisti dell'epoca, come Tino di Camaino e Giotto, che eseguì nel coro delle monache gli affreschi che descrivono Episodi dell'Apocalisse e Storie del Vecchio Testamento. Accanto alla basilica venne edificato un luogo di clausura per i frati minori, che divenne successivamente la chiesa delle Clarisse.