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PITTORI: Anonimo di Norcia

La Vergine e il Bambino con i santi Agostino, Carlo e Lucia

La Vergine e il Bambino con i santi Agostino, Carlo e Lucia

 

 

ANONIMO DI NORCIA

XVII sec.

Norcia, chiesa di san Benedetto

 

La Vergine e il Bambino con i santi Agostino, Carlo e Lucia

 

 

 

 

Questa splendida tela si trova nell'ancona di un altare laterale della chiesa di san Benedetto a Norcia. In alto, seduta sopra una nuvola e con alle spalle un cielo dorato, sta la Vergine Maria che ha in braccio il Bambino Gesù. Indossa un lungo abito e un mantello nero che la avvolge completamente: il Bambino invece è nudo. Ai loro lati si trovano due angeli, uno vestito di rosso l'altro di verde che sono inginocchiati in atteggiamento di devozione e di preghiera.

Sotto il livello delle nuvole, in primo piano si ergono infine tre santi che hanno lo sguardo rivolto al cielo. Da sinistra si vedono san Carlo Borromeo, arcivescovo cardinale di Milano, che fu tenace propugnatore ed esecutore dei dettami del Concilio di Trento, santa Lucia che regge in mano una coppa con dentro due occhi e infine, a destra, la figura di sant'Agostino d'Ippona.

L'accostamento di questi tre santi è piuttosto inconsueto. Agostino ha lo sguardo e il corpo fieramente rivolti al cielo quasi fosse in sublime contemplazione: indossa gli abiti episcopali e con la mano destra si regge con forza appoggiandosi al bastone pastorale. Con la mano sinistra regge con garbo un libro chiuso. Una bianca mitra gli orna il capo: il suo viso ha una foltissima barba cinerea che dà ancora più evidenza allo sguardo maturo ed acuto di un Agostino non più giovane.

 

L'immagine di Agostino compare nella iconografia associata a molteplici figure di santi. Fra questi vanno ricordati santa Lucia, che fu martirizzata agli occhi e per questo è invocata protettrice della vita, e san Carlo Borromeo. Costui nel XVII secolo fu un esemplare interprete della nuova spiritualità dettata dalla Controriforma tridentina nella sua diocesi di Milano, divenendo un caposaldo nella rinascita delle fede cattolica. Morì il 3 novembre 1584 a Milano lasciando il suo patrimonio ai poveri. Fu proclamato beato nel 1602 e fu canonizzato il 1 novembre del 1610; la ricorrenza cade il giorno dopo la sua morte, il 4 novembre.

 

La vergine e martire Lucia è una delle figure più care alla devozione cristiana. Come ricorda il Messale Romano è una delle sette donne menzionate nel Canone Romano. Vissuta a Siracusa, sarebbe morta martire sotto la persecuzione di Diocleziano (intorno all'anno 304). Gli atti del suo martirio raccontano di torture atroci inflittele dal prefetto Pascasio, che non voleva piegarsi ai segni straordinari che attraverso di lei Dio stava mostrando. Proprio nelle catacombe di Siracusa, le più estese al mondo dopo quelle di Roma, è stata ritrovata un'epigrafe marmorea del IV secolo che è la testimonianza più antica del culto di Lucia. Una devozione diffusasi molto rapidamente: già nel 384 sant'Orso le dedicava una chiesa a Ravenna, papa Onorio I poco dopo un'altra a Roma. Oggi in tutto il mondo si trovano reliquie di Lucia e opere d'arte a lei ispirate.