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PITTORI: Maestro di S. Onofrio

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI S. ONOFRIO

1650-1690

Palermo, Oratorio di sant'Onofrio

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

La statua che raffigura questo sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa si trova accanto alla nicchia della Mater Dolorosa nell'Oratorio di sant'Onofrio a Palermo.

Un tempo davanti a questo Oratorio dalla semplice facciata scorreva tranquillo il corso d'acqua detto Papireto, dal nome delle piante di papiro che copiose si incontravano lungo i suoi argini.

L'Oratorio venne eretto nella seconda metà del Cinquecento dalla Compagnia di S. Onofrio. L'impianto architettonico presenta una semplice aula rettangolare, che nell'Ottocento venne ristrutturata seguendo i gusti di uno stile classicheggiante. L'altare maggiore si presenta sormontato da una nicchia fiancheggiata da lesene e capitelli in stucco. Gran parte degli arredi e delle statue lignee conservate sia nell'Oratorio e che nell'Antioratorio risalgono al Seicento.

Fra queste troviamo la statua dedicata a sant'Agostino che è stato raffigurato secondo i canoni della sua iconografia la più classica e stereotipata. In testa il santo porta una mitra impreziosita da disegni: indossa un piviale rosso che scende con delicatezza sulle spalle, mentre impugna con la mano sinistra il bastone pastorale. Con la mano destra accenna ad una benedizione rivolta al fedele che lo osserva. Il volto del santo è ricoperto da una folta barba grigiastra ondulata che gli scende fino al petto.

 

Agostino viene frequentemente raffigurato nelle sue vesti di vescovo e di Dottore della Chiesa. Spesso Agostino è associato ad altri santi e soprattutto agli altri tre Dottori Gerolamo, Ambrogio e San Gregorio Magno. Con questi ultimi fu praticamente raffigurato in tutte le chiese cristiane d'Occidente sui piloni o sulle volte del presbiterio e della navata centrale. Appare vestito sia da vescovo che da monaco che da canonico; talvolta ha una chiesa in mano, altre volte un libro, una penna o un cuore. Il significato di questo tema iconografico è chiarissimo: Agostino è stato uno dei vescovi che ha maggiormente difeso la Chiesa in tutti i suoi scritti e soprattutto con tutta la sua anima e il suo cuore.

Il primo a parlare di Agostino come Dottore della Chiesa fu Beda il Venerabile che lo elencò assieme ai santi Gerolamo, Ambrogio e Gregorio papa in un suo scritto dell'VIII secolo. Questo elenco fu approvato il 24 settembre 1294 con lettera di conferma liturgica di papa Bonifacio VIII stilata ad Anagni.