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PITTORI: Maestro di Pamplona

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

MAESTRO DI PAMPLONA

1600-1650

Pamplona, Refettorio della Cattedrale

 

Sant'Agostino vescovo e Dottore della Chiesa

 

 

 

Questa notevole scultura si trova nel il magnifico salone gotico del Refettorio della Cattedrale di Pamplona.

Essa raffigura sant'Agostino nella sua funzione di vescovo del popolo di fedeli che sta benedicendo.

Il volto del santo esprime una palpabile gioia che trabocca dalla dolcezza dei lineamenti del viso.

Il refettorio si trova sul lato sud del chiostro nel versante opposto alla chiesa. E' stato costruito tra il 1328 e il 1335 ed è composto da una sola navata rettangolare di 31 m. di lunghezza. Come nella navata della cattedrale, presenta dei piccoli scudi nelle nervature. Vi si accede da cinque porte, di cui la più importante permette il collegamento al chiostro. Questa porta occupa tutto il vano, con archivolti figurati, un timpano scolpito con una rappresentazione dell'Ultima Cena e sculture su entrambi i lati. All'interno alcune vetrate permettono un'ampia illuminazione. Le finestre hanno la peculiarità di essere diviso in due sezioni trasversalmente, molto insolita e che alcuni autori attribuiscono ad una origine inglese. I supporti che sostengono la cupola, così come i capitelli delle finestre sono riccamente decorati con sculture di animali e personaggi. Un elemento che ricorda la sua origine come una sala da pranzo, è un piccolo foro che si trova sulla parete occidentale che serviva a comunicare direttamente con la cucina. Sulla parete esisteva un magnifico dipinto murale del XIV secolo, che è ora conservato nel Museo di Navarra e che rappresenta scene del Calvario di Cristo. Con la scomparsa della vita monastica nella cattedrale, questo edificio perse la sua funzione e dopo le riforme nel XIX secolo, è diventato una cappella. Attualmente essa contiene alcuni dei pezzi del Museo Diocesano.

La presenza di questa statua di sant'Agostino deriva sicuramente dalla presenza degli agostiniani, che vi si insediarono dopo la reconquista.

Nel 924 la chiesa era stata demolita da Abd al-Rahman III, ma re Sancho Abarca (970-994) donò alla città di Pamplona la chiesa di Santa Maria. Sancho el Mayor ricostruì la chiesa e nel 1086, quando era vescovo Pedro de Roda, alla comunità di canonici secolari venne sostituita da una comunità di canonici regolari, che seguivano la Regola di S. Agostino. Venne così formato il capitolo della cattedrale che nel frattempo era stata costruita in stile romanico tra il 1100 e il 1127. La consacrazione fu eseguita dal vescovo Sancho de Larrosa con l'assistenza del re Alfonso I di Aragona.

 

All'interno della cattedrale si trovano altre raffigurazioni di Agostino. All'inizio del deambulatorio, accanto all'altare delle reliquie, troviamo quella di S. Agostino.

Nel transetto sud una grande pala d'altare barocca è dedicata a San Gregorio, analoga a quella di San Girolamo che si trova nel transetto nord. Su entrambi i lati ci sono sculture ad altorilievo di San Sebastiano e San Antonio Abate, mentre al piano inferiore e superiore troviamo al centro Sant'Agostino e ai lati di Santa Monica e un altro santo.